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La GdF di Torino sequestra oltre 350.000 confezioni di colla stick, potenzialmente pericolose, contenenti dicloroetano e cloroformio, sostanze tossiche e nocive

Il valore della merce sequestrata ammonta a 2 milioni di euro.

 

Torino, 29 marzo 2018. Qualche giorno fa, la Guardia di Finanza di Torino ha concluso un’operazione di sequestro di oltre 350.000 confezioni di colla stick, potenzialmente pericolose, composte da materiali tossici e nocivi, queste le motivazioni alla base del provvedimento di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, alle quali i Finanzieri hanno dato esecuzione.

L’indagine, partita mesi fa dal capoluogo piemontese, ha richiesto accertamenti tecnico scientifici sui campioni di colla sequestrati. Gli esiti hanno confermato la presenza di sostanze vietate in concentrazione superiore ai limiti consentiti dalla legge. Si tratta, in particolare, di dicloroetano  e cloroformio, sostanze cancerogene, tossiche e irritanti.

I prodotti nocivi sequestrati, in caso di inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, anche in piccolissime quantità, avrebbero potuto provocare lesioni acute o croniche alle persone che ne avessero fatto uso.

Le colle tossiche erano stoccate in 16 depositi dislocati un pò in tutta Italia, dalla Lombardia alla Toscana, dal Veneto alla Sicilia, dalla Campania al Lazio; tra le Province interessate alla frode Firenze, Cremona, Padova, Catania, Latina, Mantova, Napoli e Brescia.

Le indagini dei Baschi Verdi di Torino hanno permesso di smantellare l’intera filiera distributiva facente capo a imprenditori italiani e cinesi che importavano i prodotti pericolosi dalla Cina.

L’intervento dei militari, nello svolgimento del loro esclusivo compito di polizia economico-finanziaria, è stato finalizzato oltre alla repressione del commercio di prodotti pericolosi, anche a riportare sui giusti livelli i parametri della libera concorrenza, che invece, come accade con la vendita di prodotti non conformi alle norme vigenti e quindi prodotti in “economia”, causa danni a chi propone merce regolare e legale con prezzi livellati.

Al termine delle indagini sono stati denunciati 9 imprenditori per svariati reati, dalla frode in commercio, all’immissione in commercio di prodotti pericolosi sino alla vendita di prodotti contenenti sostanze vietate. Il valore della merce sequestrata supera i 2 milioni di euro.

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