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L’Accademia di Belle Arti Tadini di Lovere

 

Bergamo 1 giugno 2017

Dopo il MAT di Clusone, il Servizio Cultura della Provincia, per la valorizzazione dei 44 musei della bergamascha, ha messo a fuoco il territorio del Sebino per fare conoscere l‘Accademia di Belle Arti Tadini di Lovere, una delle principali pinacoteche di Bergamo e provincia. Opere, luoghi e testimonianze sono raccolti nei brevi filmati prodotti dall’ufficio Comunicazione.
Il racconto del tour, tappa per tappa, sarà progettato sui totem della rete museale provinciale oltre ad essere posto in circolazione, sul web e sui social media, in modo da raggiungere il più vasto pubblico locale e internazionale.

Continuiamo nel percorso di visite alle nostre collezioni museali -ha dichiarato Alberto Vergani, consigliere delegato alla Cultura -con l’obiettivo di presentare i gioielli che essi custodiscono. Crediamo che sia un modo utile – ha continuato – per rilanciare, creare interesse e promuovere itinerari turistici e culturali sulla Bergamasca in stretta alleanza con il territorio, di cui i musei, tra passato e futuro, sono una delle manifestazioni principali”, ha concluso.

“Il Museo Tadini di Lovere – ha spiegato il sindaco di Lovere Giovanni Guizzetti – fondato dal conte Luigi Tadini nel 1.828, è uno dei più antichi della Lombardia. E’ una perla del nostro territorio. Non solo Lovere – ha proseguito – ma tutto l’Alto Sebino è ricca di testimonianze artistiche, architettoniche e archeologiche. La scelta di focalizzare l’attenzione sui beni artistici dell’Alto Sebino – ha concluso – permetterà di creare una rete tra enti comunali e sovracomunali come la Provincia per valorizzare al meglio il territorio”.

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