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La struttura si presenta fatiscente, con particolare degrado ed è stata più volte oggetto di incendi dolosi.

Il Comune parteciperà all’asta con lo scopo di demolirla e creare un’area di pubblica utilità.

 

 

 

Bergamo, 12 luglio 2018 – Questo pomeriggio ha avuto luogo a Palazzo Frizzoni, la tradizionale conferenza stampa post Giunta. Erano presenti l’assessore ai Lavori Pubblici, Marco Brembilla e quello alla riqualificazione urbana, Francesco Valesini, nei cui interventi hanno entrambi parlato dell’intenzione del Comune di partecipare all’asta fallimentare per l’acquisto dell’ex Convento Clarisse di Boccaleone.

Otto anni fa la base d’asta fu di 4milioni di euro, mentre quella attuale è di 470mila euro. La proposta del Comune è di 250mila euro. Sull’area ottenuta dopo la demolizione dell’immobile, deciderà la prossima amministrazione sul da farsi.

«E’ stata approvata una delibera dal Consiglio – ha detto Valesini (nella foto) – per l’acquisizione del Convento delle Clarisse, edificio con particolare degrado e soggetto a incendi dolosi. L’immobile era stato messo all’asta nel 2013, dopo il fallimento della società che ne deteneva la proprietà, per quasi 3milioni di euro, ma l’asta è andata deserta. l’ultima asta è avvenuta nel 2017, con base di 1.600mila euro, ma anche questa è andata deserta. In questo momento si sta cercando di trovare un possibile acquirente con cui confrontarsi, ma se così non sarà, di fronte a un nulla di fatto bisognerà intervenire direttamente con un importo ponderato. L’intenzione del comune sarebbe di procedere alla demolizione dell’intero complesso edilizio e procedere ai lavori di ripristino dell’area».

«Sono d’accordo con il collega Valesini – ha sostenuto Paolo Brembilla(nella foto) –  per risolvere, una volta per sempre, la situazione di degrado in cui versa la struttura dell’ex Convento delle Clarisse a Boccaleone, più volte segnalata dai residenti che vivono giornalmente a contatto con tale degrado e abbandono. Credo che un possibile immediato intervento di demolizione possa diventare di riqualificazione dell’area con la costruzione della nuova ciclabile, e mi sembra giusto che, se non verranno fatte offerte a un prezzo conveniente per l’acquisto, il Comune interverrà con una sua offerta pari a 250mila euro, alla quale si aggiungerà la cifra per la demolizione alla demolizione di circa 600.000 euro, per liberare uno spazio importante togliendo una bruttura fatiscente. Ciò è conveniente anche per il quartiere. In futuro poi si vedrà per la destinazione dell’area ricavata. Il gioco, come si dice, vale proprio la candela».

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