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Nell’ambito del Seminario Io scelgo l’agricoltura”, organizzato dalla “Fiera dei Mestieri.

7/04/2017

L’Auditorium del Collegio vescovile di Bergamo, stamattina, era proprio gremito di pubblico, specialmente di giovani studenti del settore agricolo e della ristorazione che hanno partecipato al seminario “Io scelgo l’agricoltura”, organizzato dalla “Fiera dei Mestieri, i quali hanno avuto anche l’opportunità di porre domande al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, ospite d’onore.

Autorità intervenute:

Il presidente della Provincia regionale Matteo Rossi, dopo i saluti introduttivi, ha dato il via agli interventi dando la parola alla dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Patrizia Graziani, che ha spiegato:/

La mattinata ha visto anche l’intervento di Alberto Brivio, presidente Coldiretti Bergamo, il quale ha sostenuto:

Anche Giuseppe Cavallaro, referente AEF – Associazione coordinamento degli Enti di formazione professionale della Lombardia, ha parlato di alimentazione eco-sostenibile, e ha aggiunto:

Giacomo Ribaudo, presidente del Bio-distretto dell’agricoltura sociale, ha ammesso:

E’ stata poi la volta dei ragazzi dei vari istituti scolastici e professionali che hanno posto alcune domande e sollecitazioni al ministro Martina, che hanno spaziato dal tema della sostenibilità e dell’equità a quello di una promozione efficace dei prodotti DOP, fino al tema degli OGM.

Filo conduttore di tutti gli interventi, ripreso poi anche dallo stesso Ministro, è l’idea che fare agricoltura oggi richieda una nuova consapevolezza su grandi temi di rilevanza mondiale, dall’ambiente all’accesso al cibo e da quello che finisce nella pattumiera, rispetto ai quali non è più possibile sottrarsi.

«Fare agricoltura significa occuparsi di geopolitica – ha commentato Martina – significa rapportarsi con il mondo. Se non tenete conto di questo – ha concluso il Ministro – farete il vostro mestiere solo a metà!»

Martina ha infine invitato gli studenti a credere nell’Europa come unica alternativa possibile, perché l’Italia possa giocare un ruolo forte nel mercato mondiale, e a puntare sulle nuove tecnologie.

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