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Circa 8 milioni di euro di investimenti per la riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione della Provincia e di 34 Comuni del territorio.

 

 

Bergamo, 30 ottobre 2018 – Sono quasi 8 milioni di euro le risorse investite dalla Provincia, per la riqualificazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione di sua attinenza e di 34 Comuni del territorio provinciale, previste dal primo bando di gara, con procedura ristretta, realizzato nell’ambito del Progetto FABER (Funding Action in Bergamo for Emission Reduction), e sviluppato dall’Amministrazione provinciale per supportare e incentivare investimenti nel campo dell’energia sostenibile.

Tale bando è stato pubblicato il 30 ottobre 2018, con scadenza fissata al 4 dicembre 2018, la cui procedura è volta alla selezione di una E.S.Co. (società di servizi energetici) per l’affidamento in concessione del servizio di riqualificazione energetica, comprensivo di individuazione e realizzazione dei relativi interventi e della gestione, conduzione e manutenzione dei sistemi di illuminazione pubblica.

La concessione è suddivisa in due lotti comprendenti complessivamente circa 30.000 punti luce ripartiti rispettivamente tra quelli di 34 Comuni (circa 20.156) e quelli di competenza della Provincia di Bergamo (circa 10.530). L’affidamento ha lo scopo di ottenere una riduzione minima garantita dei consumi energetici pari complessivamente ad almeno al 40% rispetto ai consumi energetici attuali.

Il valore complessivo degli interventi di riqualificazione previsti dal bando appena pubblicato è stimato in 7.830.000 euro. I costi attuali indicativi di approvvigionamento energetico ammontano a 1.110.962 (Provincia) e 1.503.760 (Comuni) euro annui, mentre quelli di conduzione e manutenzione ammontano a circa 105.300 (Provincia) e 261.459 (Comuni) euro annui. Tutte le cifre sono al netto di IVA.

«Siamo a un passo decisivo di un progetto di rilievo europeo che parte da lontano – dichiara il presidente della Provincia di Bergamo, Matteo Rossi (nella forto)-. Un percorso che poggia le sue radici sul Patto dei Sindaci e che attraverso FABER giunge oggi a questo importante bando. Voglio ringraziare il Settore Ambiente della Provincia – prosegue Rossi – per l’impegno e la caparbietà con cui in questi anni ha portato avanti il progetto, interfacciandosi con l’Europa per portare a casa risultati concreti per i Comuni e la collettività».

Gli impianti di pubblica illuminazione interessati riguardano la Provincia di Bergamo e i Comuni di Albano Sant’Alessandro, Arcene, Bedulita, Blello, Bonate sopra, Bracca, Carona, Casirate d’Adda, Cassiglio, Comun Nuovo, Cornalba, Fara Oliviana con Sola, Fuipiano Valle Imagna, Gorno, Levate, Locatello, Lurano, Oltre il Colle, Oneta, Pagazzano, Paladina, Piazzatorre, San Giovanni Bianco, Santa Brigida, Sedrina, Solto Collina, Stezzano, Tavernola Bergamasca, Treviolo, Ubiale Clanezzo, Valbondione, Valleve, Valnegra, Valtorta.

Secondo la procedura, la Provincia e i Comuni coinvolti dovranno stipulare con le E.S.Co. contratti per servizi di efficientamento energetico con garanzie di risultato. La durata massima del contratto è pari a 180 mesi, comprensiva dei tempi previsti per la realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica sui sistemi di pubblica illuminazione.

La Provincia di Bergamo, con il Progetto FABER, appartiene al numero ristretto di realtà italiane che hanno usufruito di un finanziamento a valere sullo strumento innovativo di assistenza tecnica ELENA, sviluppato dalla BEI (Banca Europea per gli Investimenti) in partnership con la Commissione Europea, per venire incontro alle esigenze delle autorità locali in tema di efficientamento energetico e di convergenza verso gli obiettivi ambientali e di riduzione CO2.

In virtù del meccanismo ELENA, le Municipalità aderenti al progetto non ricorrono ad alcuna forma di indebitamento e nel corso di un certo numero di anni vedono ripagare l’investimento con una quota del risparmio energetico ottenuto grazie ai lavori di efficientamento messi in atto dalle E.S.Co. incaricate di realizzare le opere.

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