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Il progetto è denominato “Re-Breath”, acronimo di REduction of Brake weaR Emissions in the Transport sector.

Bergamo, 22 settembre 2022 – Si tratta di un progetto di ricerca della mobilità urbana sostenibile che si è aggiudicato un finanziamento europeo dal programma LIFE2021 della Commissione Europea dedicato all’ambiente e alla natura.  In particolare, “Re-Breath” ha risposto alla call LIFE-2021-SAP-ENV con l’obiettivo di contribuire alla transizione verso un’economia più sostenibile e alla tutela e al miglioramento della qualità ambientale.

Coordinamento del progetto

Tale progetto – lanciato questo pomeriggio negli spazi del KilometroRosso – è coordinato da Brembo, leader mondiale nello sviluppo e nella produzione di sistemi frenanti, e coinvolge partner di rilievo del settore pubblico e privato, come il Comune di Bergamo, che da tempo promuove e sostiene iniziative sia locali sia internazionali su tematiche di sostenibilità; il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Arriva Italia S.r.l. e Arriva Slovakia a.s.

L’obiettivo di “Re-Breath”

È quello di migliorare la conoscenza delle emissioni di micro particelle non di scarico generate dai sistemi frenanti dalla mobilità del Trasporto Pubblico Locale (TPL); valutare il loro impatto sulla qualità di vita delle persone e sull’ambiente e, infine, progettare e sviluppare un sistema frenante per autobus innovativo e più rispettoso dell’ambiente oltre che intervenire con opere di mitigazioni green.

Il nuovo sistema frenante di Brembo

Brembo svilupperà e testerà un nuovo sistema frenante che verrà installato su autobus Arriva nelle città di Bergamo e Bratislava, al fine di rilevare le emissioni e l’usura del sistema. Inoltre, l’azienda proporrà delle linee guida e un’analisi di mercato del prodotto che contribuiranno al monitoraggio e al miglioramento del Life Cycle Assessment, sia sul processo produttivo sia sui materiali impiegati.

Lo studio del progetto

Lo studio del progetto consentirà di sviluppare le conoscenze necessarie a ridurre le emissioni di agenti inquinanti nell’aria in concomitanza delle fermate del trasporto pubblico: lo studio dovrà individuare non solo le possibili migliorie in tal senso, ma anche realizzare eventuali piantumazioni di piante e arbusti “mangia-smog”, capaci, cioè, di assorbire la CO2 contribuendo a migliorare le condizioni dell’aria per le persone in attesa dei mezzi del trasporto pubblico.

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