Difendiamo la sanità pubblica

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    6 Gennaio 2025

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    di Francesco Lena

    1) Che sia applicato l’articolo 32 della nostra bella costituzione italiana, dove dice che il diritto alla salute sia garantito a tutti i cittadini e in eguale misura.

    2) Che sia applicata la legge 833/78 quella che ha istituito il Servizio Sanitario Italiano, con cui stabilisce i principi e gli obbiettivi per la salute dei cittadini, la prevenzione, la cura e la riabilitazione, su tutto il territorio italiano. Per tale motivo,  le Regioni devono mettere in atto meccanismi operativi per attuare i principi e gli obiettivi fissati dalla legge 833.

    3) Con le risorse provenienti dall’Europa, destinate alla sanità, vanno programmati piani, progetti di miglioramento e sviluppo della sanità pubblica, ospedali più efficienti, sul territorio, la costruzione di case della salute e della comunità,  piccoli ospedali della comunità, che vanno poi gestiti da personale dipendente del S.S.N. e non vanno per niente dati in gestione a privati che guardano principalmente di fare profitti economici. In tali strutture, poi, occorre personale a sufficienza e preparato professionalmente: medici, infermieri e amministrativi per mettere in atto una buona prevenzione e cura ai cittadini più fragili e bisognosi. Occorre, inoltre,  potenziare  l’assistenza domiciliare. Questi servizi servono anche come filtro, per non intasare i ricoveri in ospedale e i pronto soccorso, nonché fare diminuire le liste di attesa per esami e visite specialistiche.

    4) E’ urgente mettere mano alla carenza di personale nelle strutture ospedaliere e su tutto il territorio nazionale: mancano circa 50 mila medici, mancano circa 100 mila infermieri e anche altro personale, bisogna fare subito un piano di potenziamento delle università per preparare un numero sufficiente di Medici e Infermieri, poi lasciatemelo dire, vanno pagati meglio in base alla loro professionalità; tanti infermieri vanno all’estero perché prendono il doppio di stipendio rispetto all’Italia. 

    5) Nella nostra sanità pubblica va investito di più e meglio, sia per il personale dipendente che per le strutture ospedaliere territoriali e anche per i mezzi che servono alla sanità pubblica: nel nostro Paese si spende circa il 7% del PIL, mentre in Germania circa l’11%.

    6) Nella sanità pubblica ci devono essere solo dipendenti con contratto sanitario pubblico, non ci devono essere cooperative né agenzie, queste ultime devono essere lasciati ai privati.

    7) Gli appalti per fornitura di materiale, mezzi, costruzioni di ospedali, ristrutturazioni e convenzioni, devono essere trasparenti e senza sprechi, i direttori generali di Aziende Socio Sanitarie Territoriali e le Agenzie Territoriali Salute devono essere assunti tramite concorso pubblico europeo con criteri di competenza, preparazione e responsabilità.

    8) Ora, cari cittadini, dobbiamo essere uniti con i lavoratori della Sanità, con responsabilità e batterci per difendere il Sistema Sanitario Nazionale,  che è ancora uno dei migliori al mondo, facciamo pressione che sia ancora migliorato e che il diritto alla salute sia veramente garantito a tutti i cittadini in eguale misura.

    9) Per finire, voglio ringraziare tutto il personale della Sanità, per il bel servizio che svolgono con scienza e coscienza per soddisfare i bisogni e  le cure degli ammalati.

    Francesco Lena – Cenate Sopra (BG)

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