Dario Crippa, il bergamasco membro della Flotilla è tornato a casa

Ad attenderlo i suoi genitori, la sorella, la fidanzata e tanti amici, tra cui Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana della Flotilla che ha potuto riabbracciare, dopo la disavventura vissuta in Israele insieme ai compagni di viaggio della Flotilla.

L’aereo partito da Tel Aviv ha fatto scalo ad Atene e alle 19 è atterrato a Malpensa. L’abbraccio dei genitori e amici.

Bergamo, 6 ottobre 2025 – Dario Crippa, il bergamasco figlio dell’assessora Marzia Marchesi, che ha partecipato alla Global Sumud Flotilla, è finalmente atterrato allo scalo di Malpensata, intorno alle 19,20 di oggi.

L’abbraccio dei genitori

Ad attenderlo i suoi genitori, la sorella, la fidanzata e tanti amici, tra cui Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana della Flotilla che ha potuto riabbracciare, dopo la disavventura vissuta in Israele insieme ai compagni di viaggio della Flotilla.

Destinatario di maltrattamenti

Dario Crippa ha parlato di maltrattamenti subiti dai soldati semini messi in atto senza alcun briciolo di umanità : “La notte venivamo svegliati più volte e fatti girare per le celle – ha proseguito – non ci veniva data l’acqua e siamo stati costretti a bere quella nel lavabo del bagno, che era a temperatura ambiente, ossia calda. Ci sono state anche violenze fisiche, fin dall’arrivo io stesso sono stato scalciato senza alcun tipo di provocazione e col passaporto italiano bene in vista. Anche poi in carcere, con manette così strette da far perdere la sensibilità alle mani. Ma è solo un decimo di quello che, nella stessa prigione, vivono ogni giorno i palestinesi.”

Nella foto in alto: l’abbraccio di Dario Crippa con la madre.

 

Il commento della mamma, assessora Marzia Marchesi

“Ho provato un’emozione immensa nel riabbracciare mio figlio – ha detto la Marzia Marchesi (in foto), madre di Dario – ho colto nell’abbraccio tanta tensione, non devono esser stati giorni facili, soprattutto gli ultimi tre.”
La dichiarazione della sindaca Elena Carnevali (in foto) sul rientro del concittadino Dario Crippa

 

 “Sono e siamo profondamente felici e sollevati per il ritorno a casa di Dario Crippa, nostro concittadino, sano e salvo dopo la partecipazione alla missione della Global Sumud Flotilla, portata avanti nel segno della nonviolenza e con l’obiettivo di portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, stremata dalla fame, dal dolore e dalla distruzione della propria terra.
Il nostro abbraccio va a lui, alla sua famiglia, alla mamma e assessora Marzia Marchesi e a tutte le persone che lo attendevano con affetto e speranza.
La missione di volontariato e solidarietà di Dario e della Global Sumud Flotilla, che ha destato in noi tanta apprensione durante i giorni della navigazione, deve rimanere anche un faro che richiama l’attenzione della comunità nazionale e internazionale su quanto accade a Gaza e sulla necessità di continuare a lavorare con determinazione per ottenere diversi obiettivi: il cessate il fuoco, la protezione della popolazione civile, la liberazione incondizionata degli ostaggi oltre che la fine dell’occupazione illegale dei territori in Cisgiordania, l’accesso pieno e sicuro agli aiuti umanitari e il riconoscimento dello stato di Palestina.
Le manifestazioni, così trasversalmente partecipate, che si sono svolte in città in questi giorni hanno dato un forte segnale di vicinanza da parte della nostra comunità.
Per questo, nel sollievo per il ritorno di Dario e degli altri partecipanti alla missione, ribadiamo con forza l’impegno di questa Amministrazione a difendere la vita e la dignità di ogni persona e la nostra contrarietà a ogni forma di violenza, nella convinzione profonda di voler rimanere fedeli ai valori universali di pace, umanità e giustizia.
Siamo pronti ad accogliere Dario per un abbraccio della città, rispettando la sua sfera personale e le sue esigenze”.

Picture of Antonio Casablanca

Antonio Casablanca

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