Lapide al cimitero monumentale voluta da Palazzo Frizzoni per commemorare 54 caduti bergamaschi durante il bombardamento di Dalmine del 6 luglio 1944

La lapide, composta da tre targhe in marmo di Carrara, riporterà i nomi dei caduti e una dedica in loro memoria. La realizzazione è frutto di una donazione della ditta Marmi Corti e del suo titolare, Fernando Corti, cui l’Amministrazione comunale rivolge un sentito ringraziamento. Lo scoprimento ufficiale avverrà nell’autunno 2025, in data da definirsi. L’iniziativa nasce da un'importante attività di ricerca d’archivio e verifica dei dati anagrafici delle vittime, realizzata in collaborazione con l’Associazione Storica Dalminese e il Gruppo F.M.L. ACLI di Boltiere, enti promotori di ricerca e studio della storia di Dalmine.

Il Comune di Bergamo commemora i 54 caduti bergamaschi del bombardamento di Dalmine del 6 luglio 1944 con una lapide al Cimitero Monumentale.

Bergamo, 4 luglio 2025 – Il Comune di Bergamo rende omaggio alle 54 vittime bergamasche del bombardamento che colpì Dalmine, il 6 luglio 1944, con la posa di una lapide commemorativa al Cimitero Monumentale. La delibera relativa all’evento commemorativo è stata approvata ieri dalla Giunta comunale.

La lapide commemorativa

La lapide, composta da tre targhe in marmo di Carrara, riporterà i nomi dei caduti e una dedica in loro memoria. La realizzazione è frutto di una donazione della ditta Marmi Corti e del suo titolare, Fernando Corti, cui l’Amministrazione comunale rivolge un sentito ringraziamento. Lo scoprimento ufficiale avverrà nell’autunno 2025, in data da definirsi.
L’iniziativa nasce da un’importante attività di ricerca d’archivio e verifica dei dati anagrafici delle vittime, realizzata in collaborazione con l’Associazione Storica Dalminese e il Gruppo F.M.L. ACLI di Boltiere, enti promotori di ricerca e studio della storia di Dalmine.

Breve cenno storico

Il 6 luglio 1944, la cittadina di Dalmine fu colpita da un pesante bombardamento aereo alleato, che scaricò 77 tonnellate di bombe sullo stabilimento siderurgico della Dalmine S.A., provocando 278 morti e circa 800 feriti. Tra le vittime, 54 erano lavoratori bergamaschi, rendendo la città di Bergamo il secondo centro più colpito dopo Dalmine stessa.
A ottantun anni di distanza da quel tragico evento, l’Amministrazione Comunale ritiene doveroso ricordare il sacrificio di quei cittadini, vittime innocenti della guerra.

Sulla lapide l’epitaffio del presidente Sergio Mattarella

Sulla lapide sarà incisa una frase del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sottolinea il valore della memoria e dell’impegno civile: “La Repubblica Italiana nasce da una scelta di pace e rifiuto della guerra.”

La dichiarazione è di Angeloni

Con questa lapide – commenta Giacomo Angeloni (nella foto sopra), Assessore ai Servizi Cimiteriali – vogliamo restituire un volto e un nome a 54 cittadini bergamaschi che persero la vita in un tragico momento della nostra storia. Il Cimitero Monumentale – continua Angeloni – è luogo di memoria collettiva, ed è giusto che accolga anche questo ricordo doloroso, ma necessario. È un gesto semplice, ma carico di significato: perché la memoria non è mai un esercizio del passato, ma un atto di responsabilità verso il futuro” dichiara l’Assessore ai Servizi Cimiteriali Giacomo Angeloni.

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Antonio Casablanca

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