Ogni anno in Bergamasca vengono diagnosticati circa 6.670 nuovi casi di tumore maligno, con un’incidenza più elevata nei maschi (64,6 ogni 10.000 abitanti). I dati sono in linea con la media regionale, sia per gli uomini che per le donne.
Bergamo, 25 giugno 2025 – Tra gli uomini, il tumore più frequente è quello alla prostata, seguito da polmone e colon-retto. Nelle donne, invece, prevale il carcinoma della mammella, che rappresenta quasi un terzo delle nuove diagnosi.
Incidenza nella popolazione maschile
Nei maschi, il tumore alla prostata rappresenta la quota più rilevante (720 casi annui, 19,9%), seguito da polmone (13,8%), colon-retto (10,5%), vescica (9,5%) e fegato (5,7%). Queste cinque sedi rappresentano oltre la metà dei tumori maschili.
Incidenza nella popolazione femminile
Nelle femmine, prevale il tumore della mammella (909 casi, 28,9%), seguito da colon-retto (9,8%), polmone (7,2%), tiroide (4,3%) e pancreas (4,3%).
Ricoveri annui ad alta complessità clinica
Ai dati di incidenza e prevalenza si devono aggiungere gli oltre 13.700 ricoveri oncologici annui, di cui circa 9.000 ad alta complessità clinica.
Il tasso di mortalità annuo negli uomini e nelle donne
In termini di mortalità, inoltre, è importante ricordare come i tumori maligni siano responsabili del 33,4% dei decessi annui negli uomini e
del 26,7% nelle donne.
La riunione del Comitato del Dipartimento Interaziendale Oncologico Provinciale
In tale scenario, la riunione del Comitato del Dipartimento Interaziendale Oncologico Provinciale (DIPO) da parte di ATS Bergamo, tenutasi oggi presso la Sala Lombardia della sede di ATS, rappresenta un momento istituzionale di particolare rilievo.
Elezione del nuovo Direttore del DIPO
Alla presenza delle Direzioni di ATS Bergamo, ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Bergamo Est e ASST Bergamo Ovest e del Privato accreditato con presenza di attività assistenziali e scientifiche in ambito oncologico, si è proceduto all’elezione del nuovo Direttore del DIPO e all’avvio del nuovo assetto operativo del Dipartimento, che si pone come strumento strategico per il coordinamento dell’assistenza oncologica su scala provinciale.
È stato eletto il dr. Alberto Zambelli (in foto), Direttore S.C. Oncologia dell’ASST Papa Giovanni XXIII, con incarico triennale.
La governance integrata di di ATS Bergamo
ATS Bergamo conferma la centralità della presa in carico dei pazienti oncologici nella propria agenda strategica, promuovendo un modello di governance integrata, in linea con gli indirizzi della Rete Oncologica Lombarda.
Il DIPO si configura come rafforzamento della rete oncologica territoriale, con l’obiettivo di:
– Migliorare l’accessibilità alle cure, grazie all’adozione di standard organizzativi e tecnologici condivisi tra le diverse strutture sanitarie del territorio.
– Garantire la qualità dell’assistenza, attraverso strumenti di monitoraggio (indicatori di performance e audit clinici).
– Rendere il paziente parte attiva delle scelte terapeutiche, promuovendo modelli di cura personalizzati e centrati sulla persona.
– Sostenere la formazione continua del personale sanitario e il coordinamento di ricerca clinica e traslazionale, in concerto con la Commissione Oncologica Regionale.
– Favorire la prevenzione e l’educazione alla salute, in collaborazione con Enti e Istituzioni del territorio, con particolare attenzione alle patologie prioritarie.
Composizione del Comitato del DIPO
Il Comitato del DIPO, organo di indirizzo e coordinamento previsto dal regolamento vigente, è composto da:
– Direttori Sanitari di ATS Bergamo, ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Bergamo Est, ASST Bergamo Ovest e di alcune Strutture accreditate della provincia -o loro delegati;
– Direttori di Dipartimento o i Direttori delle Unità Operative di Oncologia;
– un Referente dei Medici di Medicina Generale, individuato dalle ASST;
– un Rappresentante delle Organizzazioni di Volontariato attive in ambito oncologico nel territorio bergamasco;
– oltre che dal Direttore del DIPO stesso.
Le dichiarazioni
“Nel contesto di una provincia caratterizzata da un’alta specializzazione in ambito oncologico, ma con ancora ampi margini di integrazione territoriale – dichiara Massimo Giupponi (in foto), Direttore Generale di ATS Bergamo – il rilancio del DIPO punta a costruire una rete efficiente e sostenibile, capace di integrare prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione oncologica. Il tutto secondo criteri di efficacia, appropriatezza e sostenibilità, e in coerenza con quanto previsto dalla normativa regionale (DGR VII/10804/2009 e L.R. 23/2015). La convocazione del DIPO da parte di ATS Bergamo – continua Giupponi – vuole essere un segnale di attenzione verso i malati oncologici e le loro famiglie, che ogni giorno affrontano percorsi complessi.”
“La nostra ASST – commenta Marco Passaretta (in foto), Direttore Generale ASST Bergamo Est – è profondamente impegnata nel garantire una presa in carico qualificata, tempestiva e integrata dei pazienti oncologici. Il Dipartimento Interaziendale Oncologico Provinciale rappresenta un tassello strategico all’interno della rete territoriale per l’oncologia, non solo come sede di competenza clinica, ma come luogo di confronto, pianificazione e innovazione condivisa. Partecipare attivamente al DIPO – continua Passaretta – significa rafforzare la sinergia tra le ASST del territorio bergamasco e il sistema regionale, promuovendo un approccio realmente multidisciplinare, orientato alla persona e sostenuto da dati, evidenze e buone pratiche comuni. L’interazione strutturata tra ASST Bergamo Est, Papa Giovanni XXIII e Bergamo Ovest – insieme alle Strutture accreditate e agli attori del Terzo Settore – consente di superare la frammentazione dell’offerta e garantire equità di accesso, qualità nelle cure e continuità assistenziale. In questa logica, il DIPO non è soltanto un organismo tecnico-organizzativo, ma un vero e proprio laboratorio di coesione, responsabilità e visione per il futuro dell’oncologia nella nostra provincia,” aggiunge Marco Passaretta.
“Un altro esempio concreto nella nostra provincia di collaborazione e di condivisione – ha detto Giovanni Palazzo (in foto), Direttore Generale ASST Bergamo Ovest -. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i professionisti delle nostre Aziende che lavorano insieme con l’obiettivo che da queste iniziative nascano percorsi e meccanismi utili alla gestione dei problemi di salute dei nostri cittadini e al miglioramento della qualità delle cure,” aggiunge Giovanni Palazzo.
«La rete oncologica interaziendale – spiega Francesco Locati (in foto), Direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII – permetterà di offrire ai pazienti di tutta la provincia trattamenti personalizzati, percorsi di cura ad alta complessità e un accesso più equo e tempestivo a cure di qualità in tutti i tipi di tumori solidi e del sangue, sia per gli adulti che per i bambini. Mettiamo a disposizione della rete l’innovazione nella capacità diagnostica, attraverso la genetica e l’analisi genomica dei tumori. Un’arma in più in campo diagnostico avanzato è la recente attivazione del Molecular Tumor Board all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, indicato da Regione Lombardia come riferimento per tutta la provincia per aumentare la capacità predittiva di risposta alle nuove terapie oncologiche. La rete favorirà un accesso più diffuso e mirato all’innovazione terapeutica – prosegue Locati – mettendo a fattore comune gli studi clinici di tutti i centri per offrire ai pazienti le cure più aggiornate ed efficaci. Ad oggi sono oltre 50 i protocolli di ricerca avviati dalla nostra Oncologia – aggiunge – molti dei quali stanno testando l’efficacia di nuovi farmaci. Il DIPO permetterà, infine, di coordinare con maggiore efficienza i percorsi ospedale-territorio, per la gestione per la gestione delle terapie domiciliari, i trattamenti a basso impatto clinico e la sorveglianza oncologica anche l’obiettivo di favorire la prossimità dell’assistenza e ridurre gli accessi ospedalieri quando non necessari,” conclude il Direttore Generale.