Ogni anno si ripetono le tragedie dell’Adda di persone, per lo più straniere, che si tuffano nel fiume e non emergono.
Cassano d’Adda, 16 giugno 2025 – Ogni anno, d’estate, la tragedia si ripete: capita spesso che giovani stranieri inesperti della zona e ignari dei pericoli che riserva loro il fiume, nonostante i cartelli di divieto di balneazione, si tuffano e non emergono, perdendo la vita.
Si tuffa nel fiume e non emerge
Questa volta è toccato a un 17enne di origini moldave, abitante a Cassano che, molto probabilmente a causa del forte caldo di questi giorni, ha deciso di tuffarsi nelle acque dell’Adda per rinfrescarsi, ma non è emerso.
Le insidie dell’Adda
Sono molteplici le insidie a cui si va incontro facendo il bagno nel fiume, e i residenti della zona lo sanno benissimo: forti correnti e mulinelli che risucchiano nel fondale i malcapitati, non facendoli emergere.
La tragedia
La tragedia si è consumata ieri, intorno alle 17.30, quando il 17enne si è tuffato nel canale Muzza dell’Adda sparendo sott’acqua.
Immediati i soccorsi
Sul posto sono entrati in azione i sub dei vigili del fuoco arrivati da Milano, Bergamo, Gorgonzola, Dalmine e Treviglio che hanno setacciato lo specchio d’acqua nei pressi del canale Muzza, senza esito alcuno, poi verso le 20 le ricerche sono state interrotte a causa del nubifragio che ha investito la Bergamasca.
Il cadavere del 17enne avvistato e recuperato dai sub
Le ricerche sono riprese questa mattina in direzione delle chiuse del canale della Muzza, ancora senza esito. Finalmente, nel primo pomeriggio, il corpo senza vita del giovane moldavo è stato avvistato in un angolo della diga Ruspa, recuperato dai sub è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale per un probabile esame autoptico, per stabilire le cause del decesso.