Pienone di pubblico alla sala Oggioni del Centro Congressi Papa Giovanni XXIII per “Le Medichesse” viaggio teatrale nella medicina al femminile per abbattere le disuguaglianze di genere e ispirare le future generazioni.
Bergamo, 26 maggio 2025 – Grande successo per l’opera teatrale “Le Medichesse” realizzata dall’Associazione Italiana Donne Medico con l’obiettivo di condividere i molteplici aspetti di una professione totalizzante e volta alla cura dell’altro, che vuole superare le disuguaglianze di genere nel settore sanitario, abbattendo il soffitto di cristallo e promuovere una medicina personalizzata per la persona, più equa e inclusiva. Lo spettacolo, ideato dalla regista Silvia Barbieri e dalle Dottoresse Daniela Gianola e Fabiola Bologna in seguito alla partecipazione al laboratorio di scrittura autobiografica curato dalla scrittrice Adriana Lorenzi, ha registrato il sold out per entrambe le messe in scena delle 15:30 e 18:30 di domenica 25 maggio presso il Centro Congressi Papa Giovanni XXIII.
Valore culturale e sociale del progetto
Presenti tra il pubblico diversi rappresentanti delle istituzioni. Le organizzatrici hanno inteso ringraziare il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Comune e l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri per aver concesso il Patrocinio e per aver condiviso il valore culturale e sociale del progetto.
La medicina come arte della cura del paziente
Le protagoniste, 15 donne medico, hanno incantato il pubblico con la realizzazione di una drammaturgia teatrale che mescola storie professionali e personali dal forte impatto emotivo, dando voce alla passione per la medicina intesa non solo come atto medico, ma come arte nella cura del paziente. Le opere create dalla pittrice Valentina Persico hanno contribuito, arricchendo ulteriormente l’esperienza visiva ed emotiva dello spettacolo.
Il progetto
Il progetto è stato realizzato con il contributo non condizionante di Gruppo Chiesi, Teva Italia, Life Clinic, Divercity, C-SPIN, PlusLab, Vivai Ghezzi, Consulmed e DDC Design Dentale Cad e con il patrocinio di Comune di Bergamo, Ministero dell’Università e della Ricerca e Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bergamo.