Il team dell’Università degli studi di Bergamo, capitanato dalla prof.ssa Francesca Locatelli, responsabile del Negotiation Lab presso il Dipartimento di Giurisprudenza, si è aggiudicato il primo posto della Italian Negotiation Competition.
Roma, 17 maggio 2025 – L’aggiudicazione del primo posto del team di UniBg della Italian Negotiation Competition è avvenuto lo scorso sabato 17 maggio a Roma, e rappresenterà l’Italia alla International Negotiation Competition a Londra, dal 7 all’11 luglio.
Il metodo della Harvard Law School.
I ragazzi, studenti del secondo e terzo anno, si sono sfidati in due giorni di negoziati in lingua inglese, con studenti provenienti da svariate università Italiane, al cospetto di giudici nazionali e stranieri esperti della materia, in un serrato confronto all’insegna del metodo della Harvard Law School.
UniBg è impegnata anche nell’ambito della ricerca con il progetto europeo Jean Monnet dedicato alla negoziazione, di cui è responsabile scientifico la prof.ssa Locatelli e la cui Summer School, interamente finanziata dalla UE, parte la settimana prossima, il 22 maggio (per info e iscrizioni www.desk4eu.com).
Il progetto europeo Jean Monnet
UniBg è impegnata anche nell’ambito della ricerca con il progetto europeo Jean Monnet, dedicato alla negoziazione, di cui è responsabile scientifico la prof.ssa Locatelli e la cui Summer School, interamente finanziata dalla UE, è partito lo scorso 22 maggio (per info e iscrizioni www.desk4eu.com).
La dichiarazione
“Siamo molto contenti del risultato ottenuto – commenta la prof.ssa Francesca Locatelli (in foto), docente associata di Istituzioni e Diritto processuale civile, abilitata ASN alla prima fascia e responsabile della sezione innovazione didattica presso il Teach Learning Center di ateneo CQIIA – che è frutto di un percorso che l’Ateneo bergamasco sta portando avanti da tempo sostenendo lo studio dei metodi di Alternative Dispute Resolution e l’internazionalizzazione e didattica innovativa; ma la soddisfazione più grande è poter creare dei ponti culturali per il futuro di questi ragazzi, che si sono messi in gioco con passione: dai membri del team, ai ‘peer tutor’ che mi hanno aiutato nella preparazione finale, fino a tutti gli studenti del Negotiation Lab che hanno svolto un lavoro davvero corale.”