L’Università di Bergamo in prima linea nel contrasto agli ecoreati

L’Università di Bergamo è il primo Ateneo con cui la Commissione – creata nel 2023 e composta da 18 senatori e 18 deputati – ha stipulato un accordo, in vista del comune obiettivo di analizzare e contrastare gli ecoreati, tramite il quale svolgerà studi, ricerche e monitoraggio di tali fenomeni, anche mediante la raccolta di dati e informazioni, nonché di analisi delle relative implicazioni per la tutela dell’ambiente; sarà inoltre attiva in campagne di divulgazione sul tema, attraverso eventi o pubblicazioni di studi e rapporti rivolti anche al pubblico, così da agire in chiave di sensibilizzazione.

UniBg sottoscrive protocollo d’intesa con la Commissione Bicamerale d’inchiesta sugli ecoreati.

Bergamo, 14 maggio 2025 – Il 2025 segna un importante riconoscimento del ruolo dell’Ateneo bergamasco nel contrasto alle mafie e nella promozione della legalità.Oggi è stato, infatti, sottoscritto un Protocollo di intesa con la “Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari”, l’organo che svolge indagini sui cosiddetti “ecoreati” in stretta sinergia con le direzioni distrettuali antimafia per contrastare la criminalità organizzata.

Accordo col comune obiettivo di contrastare gli ecoreati

L’Università di Bergamo è il primo Ateneo con cui la Commissione – creata nel 2023 e composta da 18 senatori e 18 deputati – ha stipulato un accordo, in vista del comune obiettivo di analizzare e contrastare gli ecoreati, tramite il quale svolgerà studi, ricerche e monitoraggio di tali fenomeni, anche mediante la raccolta di dati e informazioni, nonché di analisi delle relative implicazioni per la tutela dell’ambiente; sarà inoltre attiva in campagne di divulgazione sul tema, attraverso eventi o pubblicazioni di studi e rapporti rivolti anche al pubblico, così da agire in chiave di sensibilizzazione.

Le dichiarazioni

 

L’idea di sottoscrivere un Protocollo di intesa tra la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari e l’Università degli studi di Bergamo – spiega il Rettore Sergio Cavalieri (in foto) – nasce a seguito delle intense attività di ricerca, didattica e terza missione svolte negli anni, sulla materia specifica. Ciò ha reso l’Ateneo orobico un riferimento assoluto in tema di ecoreati e reati agroalimentari, tanto più rilevante poiché materia assai poco oggetto di studi. Infatti – prosegue Cavalieri – se il diritto penale ambientale è oramai un tema consolidato in molti Atenei, più tiepida è invece l’attenzione verso l’agroalimentare, su cui invece l’Università di Bergamo ha importanti esperienze, ricerche in corso ed elevate professionalità.”

 “Sono convinto – afferma Jacopo Morrone (in foto), deputato presidente della Commissione, a margine della firma del Protocollo – che i rapporti con le Università e con altre istituzioni di chiara fama, unitamente agli incontri e ai seminari organizzati in collaborazione, siano determinanti per elaborare analisi di interesse scientifico e per mettere al centro temi che oggi emergono preminenti nell’ambito dei settori di cui si occupa la ‘Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari’ – continua il presidente – che mi onoro di presiedere. Alcuni ambiti di lavoro della Commissione, che spaziano dai traffici illeciti di rifiuti alla gestione dei siti inquinati, dalle attività di bonifica al trattamento dei cosiddetti ‘rifiuti emergenti’ per passare alle attività illecite nel settore agricolo e agroalimentare, sono oggetto da tempo di studi e ricerche da parte dell’Università di Bergamo. È dunque con grandi aspettative che l’Ufficio di Presidenza della Commissione, su mia proposta, ha dato il proprio convinto assenso alla firma di questo Protocollo. Ringrazio, quindi, per la disponibilità il Magnifico Rettore Sergio Cavalieri e la professoressa Anna Lorenzetti – aggiunge Morrone – che ha dato vita a un gruppo di lavoro interno all’Università da cui ci aspettiamo un autorevole supporto.”

 

 “Nello spirito di dialogo che da sempre anima l’Ateneo orobico – commenta  Anna Lorenzetti (in foto), costituzionalista e coordinatrice del gruppo – le attività per la Commissione saranno svolte da un gruppo di ricerca di cui fanno parte studiosi di area penalistica (Luigi Cornacchia, Pierpaolo Astorina Marino, Gaetano Stea, Federico Donelli, Luigi Scollo), pubblicistica (Emanuele Comi, Ilaria Genuessi, Andrea Patanè) e dell’Unione europea (Cinzia Peraro), oltre a un chimico (Francesco Saverio Romolo), essenziale per il profilo tecnico delle attività,” conclude Anna Lorenzetti.

Nella foto sotto: il momento della firma del Protocollo con da sx Morrone e Cavalieri.

La firma di questo Protocollo, alla quale ha partecipato anche una rappresentanza degli allievi ufficiali dell’Accademia della Guardia di Finanza che vede in UniBg la propria Università di riferimento, si affianca alle numerose attività già realizzate in tema di contrasto alle mafie e promozione della legalità, anche grazie a un recente finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca che ha consentito di svolgere importanti iniziative rivolte alle scuole e alla cittadinanza.

Picture of Antonio Casablanca

Antonio Casablanca

Facebook
X
LinkedIn
Threads