Il Papa Giovanni XXIII sostiene vittime della violenza con campagna “Un posto sicuro”

Avviata dall’ospedale Papa Giovanni XXIII la campagna di comunicazione “Un posto sicuro” per chi è vittima di violenza.

Bergamo, 20 marzo 2025 – Chi è vittima di violenza troverà spazio sugli autobus dell’ATB, negli studi dei medici di medicina generale, in tutte le sedi dell’ASST Papa Giovanni XXIII e sui canali social dell’azienda con il claim “Un posto sicuro in ogni luogo”.

La campagna di comunicazione

Si tratta della nuova campagna di comunicazione dell’ASST Papa Giovanni XXIII pensata per intercettare chi è vittima di violenza e aiutarlo a trovare “un posto sicuro” in cui ricevere ascolto, supporto, aiuto e cure specialistiche se si rendessero necessarie.

Finanziamento della campagna Un posto sicuro in ogni luogo

La campagna – integrata, multilingua e crossmediale – è finanziata con il contributo di Regione Lombardia ed è stata ideata dall’agenzia di comunicazione bergamasca Studiomeme.

L’ospedale posto sicuro

Il posto sicuro a cui si fa riferimento e a cui è possibile rivolgersi può essere l’Ospedale di Bergamo, ma anche quello di San Giovanni Bianco, le Case di Comunità di Borgo Palazzo, Zogno, Villa D’Almè e Strozza, i Consultori Familiari di Bergamo e Villa D’Almè e gli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta della città di Bergamo, hinterland e delle Valli Brembana e Imagna. In tutti questi contesti uomini e donne vittime di violenza, minori compresi, possono trovare personale preparato ad ascoltare il loro vissuto e che può aiutarli a trovare una via di uscita dalle minacce, dai soprusi e dalla paura.

A chi è rivolta la campagna

La campagna vuole informare le persone vittime di violenza sull’esistenza di spazi sicuri e protetti a cui affidarsi e rassicurarle sulla riservatezza del servizio, anche nel suo ruolo di ponte verso un’assistenza strutturata e duratura, in collaborazione con le altre istituzioni locali. Il concept creativo prende forma dall’immagine del post-it come elemento visivo centrale, fa ricorso a colori delicati e rassicuranti, ad una tipografia morbida e leggibile, ad icone grafiche semplici e intuitive e utilizza personaggi diversificati di qualsiasi età, genere ed etnia. Il messaggio chiave viene presentato come una nota esplicativa che sembra “appesa” nello spazio,

La dichiarazione

È importante per noi far capire che i nostri servizi a supporto di chi è vittima di violenza non sono disponibili solo nei Pronto Soccorso – ha commentato Simonetta Cesa (in foto), Direttore socio sanitario dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Da lì è partito molti anni fa il nostro lavoro di intercettazione e presa in carico dei casi di violenza che in questi anni sono arrivati alla nostra attenzione – prosegue Cesa – ma oggi quello che il Papa Giovanni offre è una rete di servizi diffusi su tutto il territorio di nostra competenza, in città e nelle Valli Brembana e Imagna, dove offriamo attenzione, cure e protezione a chi ha bisogno di un posto sicuro per costruire un futuro sicuro per sé e per tutti”.

Picture of Antonio Casablanca

Antonio Casablanca

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