Ci hanno comunicato che l’ospedale Papa Giovanni XXIII ha compiuto un balzo in avanti dal sesto al terzo posto, se si considerano solamente gli ospedali pubblici.
Bergamo, 26 febbraio 2025 – L’Ospedale Papa Giovanni XXIII scala la classifica dei World’s Best Hospitals 2025, posizionandosi al sesto posto, dal nono, nella classifica generale degli ospedali italiani, che include sia i pubblici sia i privati. Il Papa Giovanni alla 117^ posizione della statistica.
Sesto anno tra i 250 migliori ospedali al mondo
È il sesto anno consecutivo che il Papa Giovanni XXIII rientra nel prestigioso ranking curato dalla rivista statunitense Newsweek in collaborazione con Statista, elaboratore leader di dati, che ogni anno seleziona i 250 migliori centri al mondo. Nella classifica globale il Papa Giovanni XXIII sale alla 117^ posizione, guadagnando 18 posizioni rispetto alla 135ma dell’edizione precedente.
Il papa Giovanni continua a ricevere trofei
Gli indicatori presi in esame restano invariati rispetto alle passate edizioni: il parere di esperti medici e del mondo della sanità ospedaliera, le risposte dei pazienti alle indagini di soddisfazione, il livello di raggiungimento di standard qualitativi internazionali, quali la sicurezza del paziente, le misure igieniche e la qualità dei trattamenti e la presenza di indagini strutturate rivolte ai pazienti, in gergo tecnico PROMs, Patient Reported Outcome Measures. Tra quelli classificati nel ranking internazionale, il Papa Giovanni XXIII è l’unico Ospedale in Italia ad aver ricevuto due nastri (“ribbons”) per aver superato la soglia del 70% di valutazione per quest’ultimo indicatore, che attesta l’esistenza di strumenti di verifica dell’efficacia delle cure basati sulla percezione dei pazienti sul miglioramento di qualità della vita. Su 250 Ospedali classificati, solo 27 hanno ricevuto il riconoscimento del duplice o del triplice nastro (il valore massimo). I PROMs sono uno strumento consolidato nella pratica clinica in Cardiologia per lo scompenso cardiaco, in Gastroenterologia per il follow up dei trapianti di fegato, in Pneumologia per la cura dell’asma, nelle Malattie infettive per la cura dell’HIV e in Reumatologia per malattie come le spondiloartriti.
Le dichiarazioni

“Il principale giudizio che ci sprona a un continuo miglioramento è quello che i pazienti ci danno ogni giorno sul livello dei servizi che offriamo e sull’operato dei nostri professionisti – ha commentato Francesco Locati, Direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Quando il nostro impegno, grazie alla qualificata attività dei nostri professionisti, si traduce in un migliore posizionamento in prestigiosi ranking internazionali, c’è naturalmente un ulteriore motivo di orgoglio. L’attenzione al valore in sanità avrà sempre un maggiore peso, orientando i servizi a standard di qualità e sicurezza, tipici di un sistema sanitario al passo con i tempi”.

“Queste classifiche certificano il rispetto degli standard clinici e la ottima reputazione dell’Ospedale di Bergamo nel mondo scientifico a livello nazionale ed internazionale – ha rimarcato Mauro Moreno, Direttore sanitario dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Credo che questa sia la migliore garanzia, per i pazienti che si rivolgono a noi, sul livello delle cure che offriamo”.
Ma non è tutto oro quello che luccica
Non sono pochi, però, i nostri lettori che ci inviano messaggi in cui si lamentano sul servizio sanitario, erogato all’utenza dal nosocomio di Bergamo e quello non erogato; dal momento che la nostra testata non fa sconti a nessuno pubblichiamo, qui appreso, alcune impressioni sulla qualità del servizio dell’ospedale in questione da parte di due nostri lettori. Uno tra questi ci ha detto: “Sono d’accordo sul fatto che l’Ospedale Papa Giovanni possiede personale sanitario al di sopra della media di quello di altre regioni d’Italia e addirittura di quello europeo. Ma qual è il problema? La struttura, secondo me, è male amministrata come tanti altri ospedali, tra cui quelli privati della Lombardia dove mancano infermieri e medici e quelli in servizio sono costretti a sopportare turni massacranti, senza ricevere un’adeguata remunerazione. Per non parlare poi dei pronto soccorso dove la gente si deve armare veramente di pazienza, aspettando per ore e ore (a volte 7-8), prima di essere visitata.”
Poi, ancora, un altro signore, circa un mese, fa ci ha inviato la seguente comunicazione: “Non capisco il perché la vostra testata osanna spesso il Papa Giovanni, come una delle strutture sanitarie migliori d’Italia a cui vengono spesso conferiti riconoscimenti, e mia moglie per sottoporsi ai seguenti esami genetici: Tireotropina (TSH) – Reflex (Metodo: Elettrochemiluminescenza (ECLIA)) Ab Anti-tireoglobulina Ab Anti-perossidasi tiroidea IMMUNOLOGIA Ricerca anticorpi anti-ENA (Metodo: ELISA) ANTICORPI ANTI-NUCLEO Anticorpi anti-nucleo (diluizione iniziale 1:160) Titolo e pattern Anticorpi anti-cardiolipina (Chemiluminescenza) (Metodo: Chemiluminescenza) IgG IgM ANTICORPI ANTI-BETA 2 GLICOPRPTEINA I (Metodo: Chemiluminescenza) Anticorpi anti B2GPI – IgG Anticorpi anti B2GPI – IgM, perché si suppone che sia affetta da trombofilia ereditaria, si è dovuta recare al Riuniti di Brescia, perche’ tali esami non vengono eseguiti all’ospedale pubblico di Bergamo. E’ veramente una vergogna! Queste sono le cose che chiede l’utenza, non i trofei!”