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Domani ricorre la Giornata Mondiale per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, introdotta dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), l’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite sui temi del lavoro e della politica sociale.  

Bergamo, 27 aprile 2023La Giornata Mondiale per la Salute è stata istituita per sensibilizzare lavoratori, datori di lavoro e figure responsabili della sicurezza in azienda, affinché collaborino sempre più per diminuire il numero di infortuni e di malattie professionali che si verificano annualmente nei luoghi di lavoro.  

Adesione della provincia di Bergamo

Anche la provincia orobica partecipa a tale ricorrenza. Presso la Scuola Edile di Seriate, nella mattinata di domani, si terrà un incontro formativo e di sensibilizzazione con  gli studenti di alcune classi degli Istituti per geometri e della Scuola stessa, tenuto  da esperti e formatori della Scuola Edile, dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo e dell’Ufficio della Pastorale del Lavoro della Diocesi di Bergamo. 

Diffusione della cultura della salute 

A Bergamo è attiva una collaborazione tra le parti sociali, che si sostanzia in un   “Protocollo d’Intesa per la diffusione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”  sottoscritto nel 2018 e rinnovato nel 2021 per la durata di un altro biennio.  

Le dichiarazioni

Si tratta di un’occasione importante – asserisce Oliviero Rinaldi (in foto), Direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS Bergamo – per focalizzare l’attenzione internazionale sull’importanza della prevenzione nei luoghi di lavoro e sulla necessità di un impegno collettivo per la creazione e la promozione della cultura della sicurezza e della salute sul lavoro, purtroppo continuamente percepita come un costo e non come un investimento e un fattore di successo in termini di competitività e produttività. La tutela dell’integrità fisica dei lavoratori – prosegue Rinaldi – oltre ad essere un obbligo imposto da una legge (il Decreto Legislativo 81 del 2008), è parte integrante dell’etica e della responsabilità sociale del mondo del lavoro: tutti i cittadini e le famiglie devono sentirsi tutelati nello svolgimento della funzione fondamentale di lavoratore.”  

 “Si tratta di sei progetti – spiega Sergio Piazzolla (in foto), Dirigente Medico S.C.  Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro di ATS Bergamo e coordinatore dei progetti della realizzazione congiunta tra le varie associazioni ed enti, coordinate da ATS Bergamo – che concretizzano azioni di promozione: monitoraggi/Audit sulla gestione della sicurezza in azienda e analisi degli incidenti; sensibilizzazione dei neoimprenditori; inserimento di aspetti di salute e sicurezza nei programmi delle scuole superiori; prevenzione delle cadute dall’alto; programmazione di modalità per attuare break formativi sul campo in azienda; conoscenza e diffusione di nuove tecnologie per la sicurezza nella movimentazione dei materiali.  Questi progetti hanno già sviluppato e concretizzato azioni preventive, documenti e linee guida – prosegue Piazzolla – e si stanno avviando all’ultima fase di realizzazione. In particolare, vanno ad esaminare e migliorare gli aspetti critici più di frequente rilevati nell’accadimento di infortuni gravi – aggiunge il dirigente – che risultano principalmente correlati all’organizzazione della sicurezza, all’utilizzo di carrelli elevatori, alle cadute dall’alto, all’utilizzo di attrezzature e impianti, alla formazione dei lavoratori.”

 “Come gli addetti ai lavori sanno bene – commenta  Giuseppina Zottola, Direttore della Struttura Complessa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro di ATS Bergamo – i risultati di tutti i progetti e delle azioni di prevenzione sulla riduzione degli infortuni e delle malattie professionali si possono verificare e misurare solo a distanza di  anni. Ad esempio, l’impatto delle azioni di prevenzione degli infortuni messe in atto  a livello territoriale  nel corso degli anni, considerando il decennio 2012-2021, ha portato ad una significativa riduzione sia degli infortuni denunciati ( -25 %)  che degli infortuni riconosciuti in occasione di lavoro (-29,2 %). Questo è un risultato incoraggiante, che dà valore al metodo di lavoro basato sulla  collaborazione e condivisione tra la Parti Sociali e le  Istituzioni – continua – che con le loro professionalità e la loro autorevolezza coinvolgono e sensibilizzano le aziende e i lavoratori. Ma quanto attuato finora  non basta, occorre ancora agire per limitare sempre di più i danni da lavoro: la strada da percorrere è ancora tanta, puntando anche su una sensibilizzazione delle nuove generazioni, e passa anche da Giornate come questa,” conclude Giuseppina Zottola.  

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