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Boom di partecipazione dei bergamaschi al corteo per il 78° anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo.

Nella foto: striscioni con scritte eloquenti esposti durante la manifestazione.

Bergamo 25 aprile 2023 – Oggi, in città, si è festeggiato il 78° anniversario della Liberazione d’Italia dalla dittatura del fascismo e dall’occupazione nazista, con il sacrificio di tanti giovani partigiani. In occasione di tale ricorrenza si sono svolte tante iniziative organizzate dal Comune, dalla Provincia e dal Comitato bergamasco antifascista.

Svolgimento delle celebrazioni

Le celebrazioni sono iniziate, questa mattina, alle ore 09.00, alla Rocca “Parco delle Rimembranze”, con la cerimonia di commemorazione dei caduti e deposizione delle corone d’alloro sulle lapidi delle vittime del nazifascismo che hanno perso la vita nei campi di concentramento, nonché ai caduti della Divisione Legnano e dell’Esercito di Liberazione Italiano, nel corso del secondo conflitto mondiale.

Il grande corteo antifascista

Alle 10, da piazza Matteotti, stazione ferroviaria, si è mosso l’enorme corteo (si stima circa 15.000 persone) che ha percorso viale Papa Giovanni XXIII, via G. Camozzi, via Pignolo, via T. Tasso con arrivo in piazza Vittorio Veneto, dove è stato reso omaggio al monumento del partigiano con deposizione di una corona d’alloro.

Il discorso del sindaco di Bergamo

Alle ore 11.30, dal palco di piazza Vittorio Veneto ha preso la parola il Sindaco Giorgio Gori (in foto) con, in premessa, i saluti istituzionali alla città e poi ha continuato: “…siamo di nuovo a chiederci come mai la Festa della Liberazione non sia ancora, come invece dovrebbe essere, un valore da tutti condiviso, patrimonio nazionale e comune. C’è, e va rimarcato, qualche segnale positivo. Ma osserviamo che questa data continua per molti ad essere “divisiva”. Da una parte la difficoltà a riconoscersi nel 25 aprile, o addirittura la tentazione di svilirlo, negandone l’importanza, dall’altra la tendenza a farne la propria festa esclusiva, o a travisarla in fenomeno militante. E lo stesso rispetto all’antifascismo: da una parte la difficoltà persino a pronunciare la parola, dall’altra la propensione ad usarla per delegittimare gli avversari del momento. In entrambi i casi, a mio avviso, travisando la natura pluralistica del movimento di Liberazione e tradendone almeno in parte l’eredità. Io non credo che si debba cercare un compromesso tra queste posizioni – ha aggiunto Gori – anzi, lo escludo. La tentazione di riscrivere la storia va combattuta con forza, così come il rischio contenuto nelle omissioni. Alla rimozione dell’ignominia rappresentata dal fascismo ci dobbiamo opporre, senza incertezze. Chi pensa di fare del negazionismo storico deve sapere che non rinunceremo a testimoniare tanto i crimini commessi dal fascismo quanto la rilevanza storica del movimento partigiano. La Resistenza è stato un grande evento storico – ha concluso il sindaco – e nessun revisionismo riuscirà mai a negarlo. Quindi, per essere chiari: non permetteremo a nessuno di riscrivere la storia antifascista del nostro Paese…”

L’intervento della deputata Rosi Bindi

Sono intervenuti poi il Presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi; Lucia Di Cola per Progetto Adriana di una studentessa del liceo F. Lussana per Testimoni di Resistenza e Rosi Bindi (in foto), già deputata e ministra della Repubblica, che ha detto: “….questa battaglia che avete intrapreso a Bergamo, con la pandemia, vi è costata tanto. Tempo fa sono stata a Brescia, oggi sono a Bergamo per commemorare insieme a voi e rendere omaggio alle vittime del nazifascismo. Bisogna ricordare, però, che la Resistenza non è stata combattuta soltanto dai partigiani, ma anche da gruppi cattolici, monarchici, repubblicani, liberali e comunisti. Il 25 aprile – ha continuato Rosi Bindi – ha dato al nostro Paese la libertà. Questa è la festa di tutti perché è la festa dell’Italia e della dignità delle persone…”

Nel corso del pomeriggio, poi, sono continuate le manifestazioni con “Porte aperte a Palazzo Frizzoni” (visite guidate e gratuite, a cura della Presidenza del Consiglio Comunale) e con Porte aperte della Provincia, in via Tasso (con visite guidate e gratuite).

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