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Nella città di Bergamo esiste un cane ogni 7 abitanti. In quasi venti anni gli animali a 4 zampe sono aumentati di circa il 70 %.

Bergamo, 25 novembre 2022 – Le ultime stime sui cani esistenti in città parlano chiaro: sono aumentati più del 70% negli ultimo 20 anni. Molti si chiedono da cosa dipende tale fenomeno che invoglia le famiglie ad adottare cani anziché fare figli? Qualcuno dice che dipende dal bisogno affettivo e alla mancanza di socializzazione delle persone. Secondo altri, invece, la maggior parte dei bergamaschi sarebbe diffidente a instaura rapporti di amicizia con persone scegliendo l’animale amico dell’uomo per antonomasia.

L’omelia di Papa Francesco

Tale fenomeno anche se a Bergamo sta rasentando il parossismo, si riscontra anche in molte altre città italiane, a tal punto che Papa Francesco, in una delle sue omelie, ha incitato le famiglie a “crescere figli anziché cani.”

Marciapiedi imbrattati di deiezioni canine

L’inchiesta

Abbiamo chiesto in giro, alla gente, il perché l’Amministrazione non intensifica i controlli e prenda misure severe per sanzionare i possessori di cani che non osservano le regole della normativa vigente e lasciano le deiezioni canine per strada. Molti hanno risposto che, dal punto di vista politico (consensi elettorali), non conviene a nessuno mettersi contro con un numero così cospicuo di possessori di cani.

Cani senza guinzaglio né museruola in strada e nei parchi cittadini

Poi c’è la questione dei cani, anche di grossa taglia, lasciati liberi, senza guinzaglio e senza museruola, sia in strada sia nei parchi della città, non curanti che potrebbero diventare pericolosi in modo particolare per i bambini.

La normativa per i cani

In molte altre città italiane, i possessori di cani sono obbligati a vaccinarli contro le malattie tipiche e a mettere al collo di ognuno di essi la medaglietta. Sono altresì obbligati, soprattutto quelli che posseggono cani di grossa taglia, cosiddetti lupoidi, a fare indossare la museruola e a tenerli al guinzaglio nei luoghi frequentati da persone, tranne che si tratti di aree per cani espressamente predisposte dal comune. Occorrerebbero controlli più severi e multe “salate” per i trasgressori della normativa vigente.

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