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Firmato l’atto costitutivo del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile al quale fanno parte 25 università e relativi centri di ricerca, 24 grandi imprese, tutti attori protagonisti del mondo della mobilità e delle infrastrutture. 

Milano, 14 giugno 2022 – Entrano nel vivo le misure indicate dal PNRR, Missione 4.2, “From Research to Business”, un parterre d’eccezione pubblico-privato che conta complessivamente cinquanta attori distribuiti su tutto il territorio nazionale. Un investimento di 394 milioni di euro per i primi 3 anni (2023-2025). 696 ricercatori dedicati e 574 quelli neoassunti. Sono questi i numeri di un progetto che nasce con l’ambizione di essere uno strumento reale per la crescita e lo sviluppo del settore della mobilità.

Per una transizione green e digitale 

Il Centro nasce con una chiara missione: accompagnare la transizione green e digitale in una ottica sostenibile, garantendo la transizione industriale del comparto e accompagnando le istituzioni locali a implementare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive nelle città e nelle regioni del Paese.

La nuova mobilità sostenibile

Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile è infatti una risposta concreta ai bisogni di crescita di un settore chiave per l’economia che da solo, si stima, raggiungerà un valore complessivo di 220 miliardi di euro nel 2030, assorbendo il 12% della forza lavoro. In questo contesto, si inseriscono le istituzioni comunitarie che spingono per il raggiungimento di una nuova mobilità sostenibile secondo le indicazioni del Green New Deal.

Il Centro sarà strutturato secondo l’impostazione Hub&Spoke

Il Centro sarà strutturato secondo l’impostazione Hub&Spoke, ovvero con un punto centrale a Milano e 14 nodi distribuiti in modo capillare da Nord a Sud, a garanzia di quel riequilibrio territoriale alla base delle iniziative indicate dal PNRR e grande obiettivo di modernizzazione del Paese.

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