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In calo bed&breakfast e case vacanze, aumentano artigiani, alimentari e vendite via web. Scendono anche le medie strutture di vendita.

Bergamo, 5 febbraio 2021 – Il numero delle imprese commerciali nella città di Bergamo tiene: rimane la preoccupazione per la situazione di questi mesi difficili, complice l’emergenza covid19, ma il tessuto commerciale della città di Bergamo non ha evidenziato, al 31 dicembre 2020, grossi contraccolpi e il numero di imprese attive registra un confortante -10, una perdita davvero esigua rispetto al complessivo di 6.635 imprese attive in città.

Saranno decisivi i prossimi mesi

Nei prossimi mesi si saprà il risultato delle conseguenze che si avranno sul tessuto commerciale del capoluogo orobico, causate dalle disposizioni anti covid19 e dal calo dei consumi che, peraltro, si avverte su tutto il territorio nazionale. Non va dimenticato, inoltre, che a fine marzo decadrà il blocco dei licenziamenti voluto dal Governo per puntellare il lavoro nella fase emergenziale della pandemia. Ma guardando i numeri del commercio nella città di Bergamo, al momento, la situazione pare essere meno grave del previsto, anche se è possibile che alcune attività non abbiano formalizzato ancora la propria (avvenuta) chiusura.

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