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Ogni anno l’Ispettorato Micologico dell’ATS di Bergamo interviene, su richiesta del Centro Antiveleni e dei Pronto Soccorso della Bergamasca, in soccorso di persone che accusano malessere dopo avere consumato funghi.

Bergamo, 11 novembre 2020 – La stagione dei funghi porta alla crescita di diverse specie commestibili e altre, invece, velenose. Quest’anno la crescita è iniziata un po’ in ritardo e si sta protraendo per il clima mite ed umido.

Funghi velenosi che contengono tossine letali

Il pericolo si può trovare anche fuori casa nei giardini e passeggiando nei parchi pubblici, dove si osservano vari generi e specie anche di piccola taglia. Tra questi nascono esemplari commestibili, non commestibili e pure funghi velenosi che contengono tossine letali denominate amanitine.

In questo periodo si osserva in particolare crescita abbondante di funghi detti volgarmente “chiodini” – mette in guardia Maria Grazia Manzoni, responsabile Ispettorato Micologico Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’ATS Bergamo – ma attenzione al loro consumo.” “Sono funghi tossici da crudi – continua – che necessitano di prebollitura di 15 minuti con successiva cottura di almeno 30 minuti, sempre a pentola scoperta e previa eliminazione dei gambi: un procedimento indispensabile per eliminare la loro tossicità,” conclude Maria Grazia Manzoni.

Consigli dell’ATS Bergamo

Per scongiurare intossicazioni i Micologi dell’ATS consigliano di:  

– far controllare all’Ispettorato Micologico i funghi raccolti;  

– evitare il consumo di funghi a persone anziane, soggetti fragili e con patologie gravi, bambini: anche un buon commestibile può creare loro danno alla salute;  

– non consumare mai porzioni abbondanti e ripetuti pasti a base di funghi. 

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