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Nuove indicazioni e disposizioni, aggiornate al 18 ottobre, in materia di coronavirus per le celebrazioni eucaristiche, l’attività negli oratori, la catechesi e la tutela dei minori.

Bergamo, 24 ottobre 2020 – Una nuova situazione epidemiologica di alto rischio si presenta in modo preoccupante e interpella in modo forte la responsabilità della comunità ecclesiale come pastori e come fedeli.

Il Vescovo Francesco Beschi (in foto), che nella lettera pastorale chiede la cura dello stile della sobrietà e dell’essenzialità, la gradualità e la flessibilità, richiama alla responsabilità perché diventi occasione per “servire la vita dove la vita accade”.

Questo chiede un impegno particolare nel vivere gli appuntamenti e le proposte della pastorale “ordinaria” che continua ad animare la vita quotidiana delle comunità bergamasche (celebrazioni, catechesi, formazione, incontri personali e di gruppo anche informali) alle luce di quanto indicano le disposizione date dal DPCM del 18 ottobre scorso e dalle indicazioni che Regione Lombardia detta in modo specifico.

Si invita alla massima prudenza, raccomandando fortemente per le riunioni di gruppi o organismi la modalità a distanza on-line.

Invece eventi di tipo “straordinario”, con una durata di più ore, che coinvolgono un numero ampio di persone, sono da valutare nella categoria “convegnistica-congressuale” che il DCPM di domenica 18 ottobre 2020 vieta. Tutti i momenti “celebrativi”, per lo stesso atto normativo, sono invece permessi in base alle norme vigenti dello Stato, della Regione e degli accordi particolari.

Per rinnovare l’impegno al rispetto delle norme, si ricordano quelle che sono valide dal maggio scorso a partire dal protocollo tra il Governo e la Conferenza Episcopale Italiana e dalle note che lo hanno integrato o modificato nei mesi successivi.

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