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L’infezione da coronavirus, nelle sue forme meno gravi, presenta analogie sintomatologiche con altre malattie, come legionella, influenza, polmoniti virali e dispnea da ansia, attraverso le quali è possibile  fare una diagnosi differenziale dopo che appare la dispnea (difficoltà respiratoria), unita a diminuzione dell’ossigeno nel sangue.

 

23  maggio 2020 – Ciò è quanto emerso da uno studio pubblicato sulla rivista statunitense Mayo Clinic Proceedings, eseguito su circa mille pazienti, durante il quale i ricercatori hanno concordato sulla diagnosi differenziale in base al fatto che la polmonite comunitaria da legionella può presentarsi in modo abbastanza simile a quella da Sars-Cov-2, che inizia con febbre e affaticamento e, dopo qualche giorno, tosse, solo più tardi, nei casi più gravi, si aggiunge dispnea; mentre nei pazienti Covid in genere tosse e febbre si manifestano già all’esordio dell’infezione, e la dispnea pochi giorni dopo, anche se la febbre è diminuita.

Differenza tra dispnea da ansia e da covid-19

La distinzione tra dispnea provocata dall’ansia e quella provocata da Covid sta nella modalità della suo esordio: nel primo caso si manifesta a riposo o prima di addormentarsi, nel secondo, invece, è costante e peggiora sotto sforzo.

Analogia tra dispnea da polmonite virale e da covid-19

Attraverso tale studio sono emerse anche analogie tra polmoniti virali  e Covid: nel primo caso la dispnea compare con l’aumento della febbre e tosse grassa, mentre in quella da Covid si ha un peggioramento della dispnea senza catarro.

Influenza stagionale e Covid: differenza

Più differente, invece, si presenta il rapporto tra influenza stagionale e Covid, specialmente nella fase iniziale, in quanto, nel primo caso, la dispnea è rara e quando appare, generalmente dopo il quarto giorno, tende a migliorare velocemente.

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