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La dichiarazione del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sulle nuove misure per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, con durata fino al prossimo 3 aprile.

 

Roma 21 marzo 2020 – Ecco cosa ha dichiarato il Premier Giuseppe Conte nel discorso che ha fatto oggi alla nazione da Palazzo Chigi, sulle nuove misure adottate dal Governo per contrastare la diffusione del Covid-19: «Siamo chiamati ad affrontare questa crisi, la più difficile del Paese del secondo Dopoguerra, che lascerà un segno indelebile nella memoria di ciascuno di noi anche quando questa emergenza, mi auguro sarà finita. Mi sento in dovere di rendere partecipi tutti i cittadini sulle notizie relative alla pandemia e alla morte di tanti concittadini, un dolore che si rinnova giornalmente. I numeri non sono affatto semplici, e rispecchiano persone le cui famiglie perdono gli affetti più cari. Bisogna rispettare tutte le regole con pazienza, con responsabilità e fiducia in quanto le misure adottate dal Governo richiedono tempo prima di sortire gli effetti sperati. Rimanere a casa” prosegue il premier, “è una misura alquanto severa, ne siamo consapevoli, che cambia le abitudini dei cittadini, specialmente dei più giovani, ma non ci sono alternative bisogna resistere perché solo in questo modo riusciremo a salvaguardare la nostra vita e quella dei nostri cari.

Il sacrificio che vi chiediamo di fare è poca cosa rispetto a quello che stanno facendo medici e infermieri in prima linea e a contatto con i pazienti infetti dal coronavirus nei reparti di terapia intensiva degli ospedali. Ma penso anche al lavoro che stanno svolgendo le Forze dell’ordine, Forze armate, la Protezione Civile, il personale dei supermercati, farmacisti, autotrasportatori, lavoratori dei servizi pubblici, anche servizi dell’informazione, persone tutte che non solo vanno a lavorare, ma sono sottoposti anche loro a rischio compiendo un atto di grande responsabilità verso l’intera collettività.

Chiusura di ogni attività produttiva non strettamente necessaria

Oggi il Governo ha deciso di assumere un’altra iniziativa importante in questa emergenza sanitaria, ovvero quella di chiudere, nell’intero territorio nazionale, ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali. «Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio con i sindacati» continua Conte, «con le associazioni di categoria, per stilare una lista dettagliata in cui sono indicate le filiere produttive delle attività dei servizi di pubblica utilità, quelli che sono più necessari per il funzionamento dello Stato in questa fase di emergenza. Continueranno a rimanere aperti tutti i supermercati, tutti i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Quindi, fate attenzione, non abbiamo previsto nessuna restrizione sui giorni di apertura dei supermercati. Continueranno a rimanere aperte anche farmacie, parafarmacie, e verranno assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi e finanziari. Assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali e trasporti.»

Rallentamento del motore produttivo del Paese

«Al di fuori delle attività ritenute essenziali,» aggiunge il capo del Governo, «consentiremo solo lo svolgimento di lavoro modalità smart working e solo le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale. È una decisione che si rende necessaria, oggi in particolare, per poter contenere quanto più possibile la diffusione dell’epidemia. L’emergenza sanitaria, infine, ma lo avevamo previsto, sta tramutando in piena emergenza economica, ma a voi tutti dico: Lo Stato c’è. Lo Stato è qui, interververremo con misure straordinarie che ci consentiranno di rialzare la testa e ripartire quanto prima,» conclude Conte.

Ecco il filmato del discorso del Presidente Conte

 

 

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