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Questa volta a finire  nella rete della Polizia e’ uno spacciatore tunisino irregolare sul territorio nazionale

 

Bergamo, 7 febbraio 2020 – Agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile della locale Questura hanno tratto in arresto il 34enne tunisino, Ayari Amir , irregolare sul territorio nazionale.

Gli agenti notano un “esercito” di tossicodipendenti a Borgo di Terzo

Da tempo, infatti, gli agenti della Questura avevano notato un insolito andirivieni di tossicodipendenti, intenti ad aggirarsi, con fare sospetto,  nel piccolo centro di Borgo di Terzo.

Messi in atto servizi di osservazione e appostamento dalla Polizia

Venivano quindi posti in essere servizi di osservazione ed appostamento finalizzati a verificare le ragioni di quanto notato dai poliziotti, i quali appuravano che il predetto tunisino, benché sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, proprio per stupefacenti, incurante dei propri trascorsi continuava imperterrito l’attività di spaccio.

Quindi, nel pomeriggio di ieri, i poliziotti dell’Antidroga provvedevano a bloccarlo, trovandogli quattro “pallinetermosaldate di cocaina, pronte ad essere spacciate, e poi decidevano di  perquisire anche la sua abitazione, sita nel centro di Borgo di Terzo, che non era formalmente allo stesso riconducibile, ma nella sua disponibilità: qui gli inquirenti  rinvenivano ulteriori cinque “palline” di cocaina, un bilancino di precisione, e materiale per il confezionamento della droga.

Per tali ragioni, Ayari veniva tratto in arresto.

Nella data odierna sarà sottoposto al giudizio direttissimo dall’Autorità giudiziaria.

Esercito di magrebini dediti allo spaccio di droga in Italia

E da tanto tempo che la gente comune si domanda: ma perché gli spacciatori specialmente extracomunitari  non hanno il benché  minimo timore di essere arrestati?

Forse perché  le  nostre patrie galere, terribili per i normali cittadini che  sbagliano, rappresentano per questa gente un albergo a tre stelle, rispetto al trattamento che riservano loro le carceri del loro Paese?

È sotto gli occhi di tutti che la stragrande maggioranza di detenuti per reati relativi a spaccio di sostanze stupefacenti è costituita da magrebini.

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