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Verranno celebrati venerdì 15 novembre, a partire dalle 17.30 all’Auditorium “Lucio Parenzan” dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, i 20 anni dal primo paziente adulto trapiantato di fegato all’Ospedale di Bergamo e il 15esimo anniversario dalla fondazione dell’Associazione Amici del Trapianto di Fegato, promotore della kermesse sanitaria.



Bergamo, 9 novembre 2019 – Nel corso della serata verrà conferito il titolo di Primario emerito dell’Ospedale di Bergamo a Giuseppe Remuzzi, attuale direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, e già direttore del Dipartimento di Immunologia e Clinica dei Trapianti di Organo dal 1996 al 2013 e per quasi 20 anni direttore del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Bergamo. E’ anche grazie alla sua intuizione e alla lungimiranza degli amministratori dell’epoca che nel 1997 è stato avviato il programma di trapianto di fegato all’Ospedale di Bergamo, prima sui bambini e poi sugli adulti.

Tra gli ospiti della serata anche Massimo Cardillo, direttore del Centro Nazionale Trapianti, che ricostruirà lo scenario attuale della donazione e dei trapianti in Italia, contesto in cui Bergamo gioca da anni un ruolo di primo piano. Questa storia, scandita da interventi pionieristici e primati nazionali, verrà ripercorsa dal direttore sanitario del Papa Giovanni XXIII, Fabio Pezzoli.

Spazio verrà dato anche alle testimonianze dei pazienti trapiantati, che grazie al dono di chi non ce l’ha fatta, hanno avuto la possibilità di riprendere in mano la propria vita, ritornando al lavoro, diventando mamma, facendo sport a livello agonistico e impegnandosi nel sociale. Alcuni di loro festeggeranno anche il quinto, decimo o 15esimo anniversario dal trapianto.

A conclusione della serata verrà dedicato un momento di ricordo e di ringraziamento per Paolo Ravelli, direttore dell’Unità di Gastroenterologia 2 – Endoscopia digestiva del Papa Giovanni XXIII, recentemente e prematuramente scomparso.

«Sarà una serata in cui celebreremo 20 anni di storia del nostro ospedale, con interventi dei nostri testimonial più forti, i pazienti trapiantati, e dei nostri professionisti – ha spiegato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Ad entrambi è dedicata la serata, perché hanno creduto in loro stessi – ha proseguito –  nelle medicina, in questa azienda. Da qui il titolo dell’evento, che gioca con la parola inglese ‘liver’ (fegato) e “believers” (credenti)».

«Sarà un momento di festa ma anche di grande emozione per i pazienti e i loro familiari – ha commentato Marco Bozzoli, presidente dell’Associazione Amici del trapianto di fegato – che in questi vent’anni hanno vissuto l’esperienza di “rinascere” a nuova vita. La solidarietà e la riconoscenza – ha continuato – hanno spinto tanti trapiantati ad impegnarsi per dare aiuto e conforto ai pazienti in attesa di trapianto. In 15 anni di attività i nostri volontari non sono mai venuti meno a questo impegno adoperandosi inoltre a promuovere la donazione degli organi», ha concluso.

L’ingresso è libero e gratuito.

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