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Il volontariato inteso come fonte di spunti per il miglioramento dell’attività del sistema sanitario e il CSV (Centro di Servizio per il Volontariato di Bergamo) come elemento di raccordo tra le associazioni e l’Agenzia di Tutela della Salute.

Sono questi gli elementi cardine dell’accordo siglato ieri tra ATS e CSV, in presenza dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera.

 



Bergamo, 5 settembre 2019 – Saranno gli  operatori del Centro di Servizio per il Volontariato ad  avviare un percorso di incontro e confronto con le associazioni di volontariato e, utilizzando il format dei gruppi di miglioramento di ATS, ascolteranno le loro esigenze su tematiche predefinite, in primis i tempi di attesa del Pronto soccorso.

Le associazioni saranno chiamate a evidenziare la propria esperienza e le conseguenti esigenze al CSV, che rappresenta circa il cento per cento tra associazioni e reti di sodalizi. Da CSV il loro input arriverà all’Agenzia di Tutela della Salute che utilizzerà le informazioni ricevute all’interno dei percorsi di miglioramento in corso.

«La sottoscrizione di questo accordo – ha dichiarato il presidente del Centro Servizi Volontariato, Oscar Bianchi – rappresenta un passaggio molto importante per il volontariato bergamasco: attraverso questo strumento si va a costruire un luogo stabile di confronto tra associazioni e istituzioni sociosanitarie intorno al delicato ruolo che il volontariato svolge all’interno del sistema disegnato dalla Riforma Sociosanitaria della nostra Regione approvata con la Legge 23 del 2015. Dentro questo quadro – ha proseguito Bianchi – CSV metterà a disposizione le proprie competenze per accompagnare le associazioni a svolgere una funzione di advocacy all’interno delle strategie di miglioramento dei servizi sanitari e sociosanitari attuate da Ats Bergamo, attraverso azioni formative, informative, di confronto e progettazione».


«L’informazione capillare nei confronti dei cittadini – ha spiegato l’assessoe Gallera –  è un elemento essenziale per garantire una reale efficacia delle azioni e dei servizi a loro dedicati. Altrettanto importante è avere un ritorno da parte dell’utenza – ha continuato – attraverso la presenza e le attività delle associazioni del territorio. Regione Lombardia ritiene quindi utilissime sperimentazioni come questa su temi delicati e sensibili quali ad esempio  i tempi di attesa al Pronto soccorso, le esenzioni, le opportunità che conseguono alla presa in carico del paziente cronico»,ha concluso.

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