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Singolare scoperta della GdF di Ascoli Piceno che, attraverso mirati approfondimenti, è riuscita a individuare oggetti preziosi abilmente contraffatti, venduti all’interno di una gioielleria della Riviera delle Palme.

 

Ascoli Piceno, 22 agosto 2019 – Un imprenditore ascolano aveva esposto  gioielli contraffatti nelle proprie vetrine insieme ad altri pezzi originali, truffando così i clienti e arrotondando i suoi guadagni, ma a sua insaputa ha agevolato il lavoro delle Fiamme Gialle della Compagnia di San Benedetto del Tronto, che hanno avuto tutto il tempo per fare scatti di ogni singolo pezzo e poi analizzare,  insieme ai periti delle più prestigiose “firme” coinvolte, le caratteristiche e le componenti dei gioielli.

I pezzi contraffatti

Ed è proprio dalle foto che, su alcuni esemplari di monili contraffatti, sono stati ingranditi alcuni particolari dei cartellini di identificazione degli stessi che, per la loro grossolanità, hanno costituito una delle prime conferme della contraffazione, sulla base di alcuni prezzi “confusi” tra i “codici prodotto” (anch’essi ovviamente falsi), del tutto inverosimili rispetto agli originali.

I reati commessi dal gioielliere

Il controllo di circostanza effettuato dai militari all’interno della gioielleria, e scattato pochi giorni dopo l’avvenuta conferma da parte dei periti, ha avuto esito positivo, infatti è stato messo in atto il sequestro penale delle decine di esemplari dei “prestigiosi” articoli e la denuncia dell’imprenditore, alla locale Procura della Repubblica per i reati contemplati dagli articoli 474 Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” e 648 “Ricettazione” del Codice penale.

Violazioni amministrative

Dal punto di vista amministrativo, le violazioni di carattere fiscale dell’ultimo triennio, relative alla irregolare tenuta/conservazione della documentazione contabile, sono state quantificate in circa 11.000 euro.

L’imprenditore, inoltre, è stato sanzionato anche per violazioni previdenziali ed assistenziali, in relazione ad un lavoratore, trovato all’interno dell’esercizio commerciale all’atto delle operazioni di sequestro, impiegato completamente “in nero”.

L’attività in rassegna consolida l’impegno che il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno dedica costantemente al contrasto, contraffazione e tutela del “Made in Italy” per la salvaguardia degli interessi dell’economia legale, per la correttezza del mercato e il rispetto della concorrenza leale.

Sequestri di quest’anno per contraffazione

Per quanto riguarda la contraffazione, nel solo anno 2019, il Comando Provinciale di Ascoli Piceno ha sottoposto a sequestro 137.303 articoli per un valore commerciale corrispondente a poco meno di 2 milioni di euro, rappresentati, per la maggioranza, da accessori di abbigliamento (104.964 articoli, per un valore di 1,8 milioni di euro) e giocattoli (32.320 articoli, del valore di 190.000 euro), intervenendo, soprattutto in questo ultimo caso, “a difesa” dei più piccoli, nella prevenzione dai potenziali danni cagionati dai prodotti “non sicuri”.

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