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La Polizia di Stato del Commissariato di Treviglio effettua un’altra espulsione con accompagnamento coattivo, nel giro di due giorni, scortando alla frontiera un altro spacciatore marocchino che, fermato dagli agenti, lancia contro di loro la sua bicicletta, fuggendo a piedi.

 

Treviglio, 19 aprile 2019 – La Polizia di Stato di Treviglio, nella serata di ieri, ha  scortato un altro cittadino magrebino,  B. A. di 28 anni, accompagnandolo all’aeroporto di Milano Malpensa dove  è stato imbarcato  sull’aereo e rimpatriato in Marocco con il volo delle 19,50 esatte.

Tale provvedimento è stato possibile grazie anche al lavoro svolto dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Bergamo che, in breve tempo, è riuscito a risolvere le problematiche  del caso in questione, emettendo il documento di espulsione convalidato dal Giudice.

Il giorno prima, gli agenti del locale commissariato,  diretto dal vice Questore dr. Angelo Lino Murtas, nel corso del quotidiano servizio, diretto al contrasto dello spaccio di stupefacenti, hanno cercato di fermare una persona in bicicletta, sospettata di spacciare sostanze stupefacenti, ma quest’ultima, al momento del fermo, con mossa fulminea ha cercato  di divincolarsi e fuggire, lanciando la bicicletta contro gli agenti.

Inseguito dai poliziotti, il marocchino veniva bloccato, dopo un centinaio di metri, nella via Michelangelo Buonarroti, da uno degli agenti inseguitori con spiccate capacità atletiche.

Sottoposto a fermo di identificazione veniva accompagnato in Commissariato per I rilievi Fotodattiloscopici, attraverso i quali è stata rilevata l’esistenza di ben 4 alias, risultando irregolare sul territorio nazionale, senza fissa dimora e su uno di tali soprannomi pendeva una espulsione con precedenti penali.

Il 28enne marocchino, a quel punto, veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per violenza a Pubblico Ufficiale e accompagnato all’Ufficio Immigrazione della Questura di Bergamo, che avviava rapidamente la procedura per l’espulsione con  accompagnamento coattivo alla frontiera, eseguito, appunto, nella serata di ieri con scorta della Polizia di Stato  fino al suo imbarco sull’aereo diretto in Marocco.        

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