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Urban Center: la Giunta comunale ha approvato un sostanziale riordino della gestione dello spazio che collega il piazzale degli Alpini e la stazione autolinee, che va nella direzione di agevolare al massimo i commercianti e coloro che frequentano l’immobile.


Bergamo, 29 marzo 2019 – Palazzo Frizzoni conferma ad ATB, Azienda Trasporti Bergamo la gestione dell’edificio: viene infatti rinnovata la concessione per ulteriori tre anni.
Nell’ambito di questo accordo vi è un passaggio molto significativo, ovvero sgravi sui canoni di affitto degli spazi commerciali pari al 50%.
Il Comune ha optato anche per una gestione diversa da quella precedente per quanto riguarda la pulizia dei bagni pubblici presenti nell’immobile (affidati sempre ad ATB), in modo da garantire un servizio migliore , rispetto a quello precedente, rispondendo alle segnalazioni negative fatte dai commercianti e frequentatori dell’area.

«Un segnale molto importante – sottolinea il sindaco, Giorgio Gori assieme all’assessore Francesco Valesini – di sostegno ai commercianti di questa delicata e frequentatissima zona della città. Ci eravamo impegnati con le attività commerciali che avremmo fatto tutto il possibile per migliorare la situazione dell’area: lo stiamo facendo in tanti modi diversi, riqualificando piazzale Alpini, realizzando il nuovo spazio InformaGiovani all’Urban Center, intensificando servizi di sicurezza e di pulizia alle autolinee e infine con questo forte sconto sul canone di affitto. In questo modo diamo un segnale forte di attenzione e di impegno».
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Noi commercianti siamo stati ascoltati e interpellati per la prima volta da quando siamo qui – spiega Alessandra Nessi, titolare della panetteria che trova spazio all’Urban Center – ovvero da oltre vent’anni. Ci sentiamo ora parte di un progetto: è stato un percorso anche duro e difficile, ma il Comune ha dato finalmente una risposta nuova. Abbiamo sperimentato presidi fissi negli anni precedenti, abbiamo avuto a lungo le auto della Guardia di Finanza con unità cinofile tutti i giorni davanti alle nostre vetrine – prosegue Nessi – ma queste attività non hanno sortito effetti positivi. Per questo valutiamo positivamente il tentativo di trovare strade nuove, che coinvolgono la struttura dei luoghi che viviamo: sappiamo quanto possa essere decisivo nelle città realizzare spazi che possono essere vissuti dalle persone. Qualche risultato già lo vediamo alla stazione autolinee, dove la concentrazione di senzatetto si è ridotta (ben sapendo quanto sia utopico farla sparire del tutto): la stazione non può essere periferia e con queste iniziative per la prima volta non ci sentiamo tali. Solo così – conclude – la stazione può tornare a essere di tutti»

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