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Scoperta, nell’area vesuviana, una stamperia clandestina dove sono stati rinvenuti circa 36 milioni di euro falsi stampati da due campani di 36 e 37 anni, rispettivamente residenti in Casoria e Napoli.

I due falsari sono stati arrestati dai militari della GdF e dovranno rispondere di falsificazione di banconote e immissione delle stesse sul mercato.

Napoli, 17 marzo 2019 – Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica partenopea, la locale GdF e il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma, hanno tratto in arresto due falsari, sorpresi mentre erano intenti a stampare e confezionare banconote in tagli da 50 euro, pronte per essere illecitamente immesse sul mercato.

L’opificio, attrezzato con macchine da stampa off set particolarmente sofisticate e altamente performante, era stato ricavato all’interno di un immobile all’interno del quale veniva ufficialmente svolta un’attività commerciale legata alla lavorazione e commercializzazione di carne suina nell’area industriale del comune di Pomigliano d’Arco (Na).

In particolare, i locali utilizzati come stamperia clandestina, di proprietà di una società di leasing estranea alla vicenda e locati al titolare dell’attività di produzione di insaccati, erano collocati al piano terra dell’edificio.

I finanzieri, insospettiti dagli inusuali movimenti di mezzi pesanti utilizzati per trasportare le voluminose apparecchiature presso l’opificio, hanno operato una costante sorveglianza del luogo, ricostruendo i movimenti degli indagati.

Al buon esito dell’operazione, è stato determinante il tempestivo intervento dei militari della Guardia di Finanza partrenopea – coadiuvati dai colleghi del Servizio Aereo e della componente specializzata dei “Baschi Vedri” del Gruppo Pronto Impiego di Napoli – che ha impedito ai due responsabili della stamperia di darsi alla fuga, cogliendoli in flagranza di reato, mentre la produzione di banconote contraffatte era a pieno regime.

Gli accertamenti effettuati sulle banconote falsificate hanno permesso di constatarne la pregevole fattura, in grado di ingannare facilmente chiunque ne fosse venuto in possesso.

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