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Rettore, autorità civili e militari nell’Aula Magna dell’Università per ascoltare i racconti e le testimonianze degli studenti impegnati nei panni di chi vive la “catena” del 112: un Tirocinio di Eccellenza, unico in Italia, quello di Reporter On The Road, con l’uso del defibrillatore.



Bergamo, 15 marzo 2019 –
«Il progetto On The Road sta assumendo un ruolo sempre più incisivo sul tema della prevenzione degli incidenti stradali nel nostro territorio – ha detto il rettore, Remo Morzenti Pellegrini – ponendosi come modello da seguire per altre città». Un sostegno, quello dell’Università degli Studi di Bergamo, che si è concretizzato con l’istituzione del Tirocinio di eccellenza “Reporter On The Road”: «I nostri studenti sono chiamati ad affiancare i soccorsi e a raccontare su social e piattaforme digitali ciò che vedono e vivono. Un progetto – basato su un coinvolgimento diretto e su una testimonianza personale dei giovani – ha proseguito Morzenti Pellegrini – che raccontano la loro esperienza a coetanei, colleghi e amici. Un racconto creato da giovani per i giovani che nasce sul campo e che, proprio grazie all’utilizzo di strumenti comunicativi multimediali e interattivi, non può che essere performante in termini di consapevolezza e assunzione di responsabilità civiche. Non credo esista metodo migliore per mantenere alta l’attenzione su questo grave problema».
Un intervento sentito, quello del rettore, dedicato ai racconti e alle testimonianze dei “Reporter On The Road”: universitari che hanno affiancato i “Ragazzi On The Road” (gli studenti over 18 provenienti dalle scuole) vivendo con loro, in prima persona, l’esperienza a fianco di polizia locale e operatori del 112 (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Soccorso Sanitario) al fine di comprendere la realtà testimoniando le attività dei giovani protagonisti impegnati nel progetto, unico in Italia, come quello promosso dall’associazione Ragazzi On The Road presentato dal giornalista e ideatore del format educativo
Alessandro Invernici.
All’incontro sono intervenuti autorità, istituzioni, enti, numerose realtà locali e altre – giunte anche da fuori provincia – che supportano e collaborano al progetto. Tutti uniti per un unico scopo: prevenire attraverso uno “confronto con la realtà” che renda più consapevoli i giovani dei pericoli della strada e delle distrazioni sempre più crescenti, che causano, purtroppo, tragedie al volante.
L’obiettivo del progetto – che dal prossimo 17 giugno al 7 luglio giungerà alla sua 12^ edizione, dopo aver reso consapevoli 508 studenti in questi anni operando in 40 comuni distribuiti su 4 provincie – è infatti quello di far conoscere e sperimentare di persona, sul campo, le attività nei panni delle realtà istituzionali e locali operanti negli ambiti della prevenzione, sicurezza, tutela, ausilio, soccorso urgenza ed emergenza (è possibile candidarsi sul sito www.ragazziontheroad.it).
Preziose sono state le testimonianze di sette tra partecipanti ed ex partecipanti al progetto, che hanno raccontato a diversi studenti, presenti all’incontro, le esperienze che hanno vissuto, invitandoli a prendere parte a un’esperienza che ha cambiato loro la vita.

Il racconto degli studenti

Sall Babacar ha raccontato della sua notte vissuta a fianco dei vigili del fuoco; Andrea ha messo in evidenza la sua tesi di laurea ispirata alla comunicazione sociale di On The Road, invitando l’Università a intitolare un’aula alle vittime della strada; Giordano ha raccontato di come i suoi pregiudizi sulle Forze dell’Ordine siano crollati uno ad uno dopo la sua attività al loro fianco.
É intervenuto anche il docente di Letteratura Italiana dell’Università,
Marco Sirtori, che ha seguito questo progetto fin dall’inizio, e che nel corso del suo intervento ha auspicato, come tutor coordinatore, la possibilità di allargare i confini del confronto a realtà europee, esportando attraverso i canali dell’Ateneo il modello On The Road; inoltre ha avanzato la proposta di strutturare l’esperienza degli speciali “reporter” del Tirocinio d’Eccellenza a un vero e proprio laboratorio in cui confrontarsi con esperti del settore.

Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, ha evidenziato l’importanza del progetto nel trasmettere la cultura del senso civico e del dialogo con le Forze dell’Ordine, e ha proseguito dicendo: «Grazie a On The Road Bergamo può dire con orgoglio di avere sul proprio territorio una filiera formativa che rappresenta un’eccellenza regionale e anche oltre i confini lombardi».

Gli interventi delle autorità
Toccante è stato poi l’intervento del neo vice prefetto vicario di Bergamo,
Giuseppe Montella in rappresentanza della collega Elisabetta Margiacchi il quale ha trasmesso, ai presenti, la testimonianza della sua esperienza a Genova, spiegando l’importanza del dialogo con le Forze dell’Ordine: «Il Numero Unico d’Emergenza 112 ha permesso di salvare molte vite nel corso dell’episodio del crollo del Ponte Morandi – ha spiegato». E’ intervenuta inoltre Maria Cristina Rota, procuratore aggiunto della locale Procura della Repubblica, che ha portato ai presenti i saluti del collega Walter Mapelli.
In seguito, a conclusione dell’evento, autorità, istituzioni e studenti si sono trasferiti nel chiostro dell’Università, dove è seguita la consegna all’ateneo di un defibrillatore, donato al rettore dalle mani del presidente dell’associazione socio-educativa Ragazzi On The Road,
Giancarlo Bassi grazie al contributo di UBI Banca, rappresentata da Luca Gotti, Responsabile della Macro area territoriale Bergamo e Lombardia Ovest.
«
la collaborazione con l’associazione Ragazzi On The Road – ha dichiarato Gotti – consente di rendere concreto il nostro obiettivo di contribuire alla educazione e formazione delle giovani generazioni, consapevoli del ruolo determinante che esse hanno all’interno della nostra società. La loro valorizzazione nel contesto attuale – ha proseguito – anche attraverso questa importante esperienza in prima persona sul campo, va nella esatta direzione di rendere i nostri giovani già protagonisti della società di oggi e di domani».

Al momento della consegna del defibrillatore erano altresì presenti Paolo Galimberti, responsabile delle Sale Operative Regionali Emergenza Urgenza della Lombardia, in rappresentanza del direttore generale di AREU, Alberto Zoli, insieme ad Elena Rottoli, coordinatrice infermieristica, delegata dal direttore dell’AAT di Bergamo Angelo Giupponi, e il direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII, Maria Beatrice Stasi, che hanno rinnovato, all’unanimità, la loro convinta collaborazione al progetto “On The Road”.

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