SHARE

Sbloccata la situazione di stallo dei 18 appartamenti, a canone calmierato, realizzati qualche anno fa nel quartiere di Grumello del Piano e ancora non assegnati.

Nove di questi verranno assegnati a giovani studenti e ricercatori universitari: il Comune e la Fondazione Casa Amica di Bergamo pubblicano un bando innovativo, redatto in sinergia con la Fondazione MIA.

Bergamo, 8 marzo 2019 – Una soluzione abitativa inusuale quella rivolta agli universitari, che arriva a una settimana da un’altra azione importante sulla casa per i giovani, quella del Matchbox, l’immobile di via Fantoni per il quale è stato istituito il bando di assegnazione venerdì scorso.

«Si è arrivati finalmente, dopo un lungo percorso di approvazione condiviso con la Fondazione MIA – sottolinea l’assessore Francesco Valesini (nella foto) – alla pubblicazione del bando per l’assegnazione di 18 alloggi la metà dei quali rivolti ai giovani studenti e ricercatori universitari. Si incrementa in questo modo quell’offerta abitativa a costi agevolati che rappresenta, come sappiamo – prosegue Valesini – un aspetto determinante per rendere la nostra città, e in particolar modo alcuni suoi quartieri, sempre più attrattiva, ripopolandola di giovani residenti e dando contemporaneamente risposta anche a fasce di popolazione che cercano valori di mercato più accessibili alle proprie condizioni economiche».

Caratteristiche degli alloggi

Gli appartamenti – 12 bilocali e 6 trilocali – sono distribuiti su 3 piani e all’esterno è presente un ampio parcheggio pubblico.

«L’immobile oggetto del bando – spiega il sindaco, Giorgio Gori (nella foto) è stato realizzato pochi anni fa ed è particolarmente interessante per la sua collocazione in via Lenzi, nel cuore di Grumello, proprio sulla direttrice Bergamo – Dalmine (a metà strada tra i campus di via dei Caniana a Bergamo e di Dalmine), a pochi metri dalla fermata dell’autobus e vicino all’imbocco dell’autostrada. La convivenza tra famiglie stanziali (nei 9 alloggi a canone calmierato) e universitari – aggiunge Gori – rende questo progetto anche un esperimento di comunità interessante che mira al coinvolgimento degli abitanti e di cui il quartiere ha bisogno».

LASCIA UN COMMENTO