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Lodevole servizio della Polizia di Stato della locale Questura che giornalmente mette in atto sia in città che in provincia, l’attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti pesanti e leggere, il controllo del territorio e delle zone particolarmente sensibili.

Bergamo, 15 febbraio 2019 – Nel pomeriggio di ieri, agenti della Polizia di Stato della Sezione Antidroga della Squadra Mobile, avendo da tempo monitorato la zona compresa tra le vie Quarenghi, Paglia e Bonomelli, per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, notavano due soggetti, già conosciuti alle forze dell’ordine, in quanto entrambi con precedenti di Polizia in materia di droga, ovvero Akiotu Gabrel, nato in Nigeria nel 1996, titolare di permesso di soggiorno scaduto da pochi giorni, e Omoregie Monday, anch’egli nato in Nigeria nel 1987, quest’ultimo con procedura di richiesta protezione internazionale in fase di contenzioso, che con fare sospetto si imbattevano nella succitata zona.

I due extracomunitari, venivano avvicinati da una Fiat Doblò di colore bianco, con a bordo un quarantenne italiano. L’uomo dialogava brevemente con i due nigeriani, uno dei quali, Omoregie, con fare guardingo, fungeva da “vedetta” in modo da verificare l’eventuale arrivo di poliziotti; mentre l’altro, Akiotu, infilava la mano dietro una saracinesca, estraendo una sostanza solida di colore marrone (apparentemente hashish), da cui, con un morso, ne staccava un pezzo che cedeva all’italiano, ricevendo in cambio una banconota da 10 euro.

A quel punto, intervenivano gli agenti della Squadra Mobile, che bloccavano il cliente e i due spacciatori, recuperando sia il denaro che il pezzo di hashish, del peso di grammi 1,3.

I poliziotti, nel corso di un successivo controllo, recuperavano un ulteriore quantitativo di stupefacente, del peso di grammi 10,5, occultato dagli arrestati nelle maglie della predetta saracinesca, e 80 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio, che venivano sequestrati dagli operatori della Polizia.

Ultimate le formalità di rito, i due extracomunitari venivano tratti in arresto e posti a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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