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Aveva accumulato quasi 200 giorni di malattia in 2 anni, ma faceva la guida turistica in Costa Smeralda.

Dovrà rispondere di indebite percezioni per importi pari a circa 25 mila euro.

 

Sassari, 6 febbraio 2019 – I finanzieri di Olbia hanno concluso un’articolata operazione nel settore del contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione. Un funzionario dell’ufficio Enac di Olbia, gestiva, durante la fruizione di lunghi periodi di assenza per malattia, un’impresa individuale di guida turistica in Gallura. L’attività investigativa è stata avviata approfondendo le informazioni che lo stesso dipendente aveva messo in rete su siti internet dedicati ai servizi turistici sui quali pubblicizzava la propria agenzia, operante in Sardegna da oltre dieci anni e della quale si vantava esserne anche il fondatore.

L’offerta era davvero articolata in quanto dalla propria base di Olbia il pubblico dipendente si offriva per organizzare escursioni in tutta la Sardegna: visite ai più importanti monumenti e siti archeologici dell’isola, gite in barca, percorsi in canoa, trekking, serate by night e tour enogastronomici. L’organizzazione comprendeva anche gli spostamenti che, secondo richiesta, potevano essere effettuati con bus, traghetti, yacht, elicotteri e con lo stesso minivan di proprietà dell’uomo.

Gli accertamenti svolti dai militari delle Fiamme Gialle hanno consentito di rilevare come, solo negli ultimi due anni, l’indagato si sia assentato per malattia e senza soluzione di continuità e, nei periodi estivi, in particolare, da maggio ad agosto.

Attraverso una mirata attività di osservazione e pedinamento, condotta anche con l’ausilio di indagini tecniche e con l’indispensabile collaborazione dell’Ente presso cui il dipendente prestava servizio, è stato possibile riprendere la sedicente guida turistica durante i suoi tour e ricostruire i periodi di lavoro e i percorsi effettuati, risultati coincidenti con quelli proposti on-line.

Un’attività fiorente che l’uomo svolgeva anche coordinandosi direttamente con altre aziende del territorio quali albergatori, ristoratori e commercianti con i quali aveva creato una rete di rapporti e che pubblicizzata attraverso il proprio sito, tutti successivamente interrogati dagli investigatori.

I finanzieri, coordinati dal procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, hanno già notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari contestando al dipendente infedele una truffa aggravata ai danni dell’Ente pubblico.

L’uomo, in sede di interrogatorio, di fronte alle evidenze raccolte non ha potuto smentire le contestazioni mosse, quantificate, solo per le annualità dal 2016 al 2018, in indebite percezioni per importi pari a circa 25 mila euro complessivi. L’attività condotta conferma l’importanza strategica attribuita dalla Guardia di Finanza nel contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione ed alla lotta all’assenteismo in tutte le sue forme.

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