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L’Amministrazione comunale e i cittadini bergamaschi, come ogni anno, si preparano a celebrare “Il giorno della Memoria” con cerimonie e iniziative in ricordo di quanti patirono le persecuzioni nazifasciste

 

Bergamo, 15 gennaio 2019 – Il 27 gennaio del 1945 è una ricorrenza internazionale, designata dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, per commemorare le vittime dell’Olocausto. Infatti in tale data i soldati dell’esercito sovietico entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, segnando la fine delle persecuzioni nazifasciste in Europa.
Anche quest’anno i
l Comune ha predisposto un programma che prevede le cerimonie istituzionali e un ricco calendario di letture, incontri, attività culturali.
Le cerimonie istituzionali si terranno durante la mattinata di domenica 27, di questo mese, come dal seguente calendario: alle ore 9.30 in Rocca, nel Parco delle Rimembranze, verrà deposta una corona d’alloro sulla lapide in ricordo degli ebrei bergamaschi deportati nei campi di sterminio; subito dopo, si proseguirà con l’omaggio alla lapide dedicata alle ceneri dei deportati dei Lager posta presso la chiesetta di Sant’Eufemia. L’atto di memoria verrà svolto a cura dei ragazzi del Liceo Classico Paolo Sarpi e, a seguire, “Senza ritorno”, inaugurazione della targa commemorata da parte dell’Istituto Superiore Betty Ambiveri i cui studenti hanno realizzato un lavoro di ricerca storica sul tema della deportazione; alle ore 11 al binario 1 della stazione ferroviaria verrà deposta, anche qui, una corona d’alloro in memoria dei lavoratori delle fabbriche di Sesto San Giovanni deportati nei campi di concentramento; alle ore 12, infine, nel giardino di Palazzo Frizzoni concluderà la mattinata un momento di raccoglimento in memoria dei 20 bambini ebrei uccisi nel campo di Neuengamme, con un atto di memoria a cura dell’Istituto comprensivo Eugenio Donadoni. 

«L’Amministrazione comunale di Bergamo – spiega la presidente del Consiglio Comunale Marzia Marchesi (nella foto) si impegna anche quest’anno a celebrare questa giornata così importante con un programma che pone al centro il ruolo che la nostra città ha avuto nel sistema di deportazione nazifascista. Un episodio della storia che è doveroso portare alla memoria in particolare dei più giovani perché crescano nella consapevolezza della storia che ci riguarda da vicino e che ai loro occhi può drammaticamente apparire lontana nei luoghi e nel tempo. Questo deve essere il valore di questa giornata – prosegue – della Memoria: quello di avvicinare il più possibile i tragici eventi del secolo scorso e renderli monito perenne di quel che è capace di far l’Uomo in un regime autoritario».

A ricostruire il valore della Storia-Memoria ci tenta il Comune tramite lo spettacolo teatrale che avrà luogo al Teatro Sociale la sera del 28 gennaio, dal titolo:Matilde e il tram di San Vittore”, che racconta gli arresti degli operai delle fabbriche del Milanese, i cui scioperi bloccarono la produzione del triangolo industriale lombardo durante la Seconda Guerra Mondiale. Rastrellati di notte dalle autorità fasciste, alcuni di loro furono trasferiti nella caserma del capoluogo orobico, allora Umberto I, insieme ad altri operai, antifascisti e partigiani piemontesi e liguri. Con due convogli partirono dalla stazione di Bergamo almeno 835 persone, con destinazione Mauthausen.


«Per questa importante occasione – aggiunge l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti (nella foto) diventano protagonisti e costruttori di memoria storica le biblioteche, i centri socio culturali, i musei e il Teatro Sociale. Qui abbiamo voluto portare uno spettacolo coinvolgente che racconta come anche la nostra città sia stata protagonista della grande tragedia della deportazione. La serata sarà gratuita e aperta a tutta la cittadinanza. A fare memoria con il teatro – continua – ci sono anche Isrec, Aned Bergamo e Biblioteca “Di Vittorio” – Cgil Bergamo che hanno proposto alle scuole percorsi di approfondimento sulla deportazione politica e, in particolare, proprio sulla storia della Montelungo. L’ex caserma diventerà campus universitario ed è necessario che i suoi futuri studenti e tutti i cittadini conoscano quanto accaduto tra quelle mura nel 1944».


« In occasione della Giornata della Memoria – conclude Maria Carolina Marchesi, assessore alla Coesione Sociale (nella foto)  questo Assessorato organizza una presentazione dedicata alle persone con disabilità, alle persone considerate malati mentali, alle persone omosessuali e transessuali che il nazismo considerò da subito elementi da eliminare in quanto dannosi per la purezza ariana. Su molti di loro furono sperimentate le prime camere a gas e furono effettuati i primi crudeli esperimenti che avrebbero dovuto eliminare le persone “difettose”, le “non persone”, in modo massiccio ed economico».
Sabato 26 gennaio alle ore 17, nella Sala Conferenze del complesso storico di Astino, un tempo sede di un manicomio femminile, saranno presentate alcune letture accompagnate da brani musicali. Al termine sarà possibile visitare le sale dell’ex manicomio dove è allestita un’interessante mostra sulle condizioni delle pazienti e sulle modalità di cura applicate, all’epoca, su queste ultime.

Ecco il programma completo degli eventi:

Giorno della Memoria- Pieghevole

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