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Il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare della Clinica Palazzolo rafforza la sua presenza nelle scuole con la nascita dello sportello di consulenza provvisto di due psicoterapeute, e gestito da docenti e dirigenti scolastici.

 

Bergamo, 17 dicembre 2018 – Dopo l’interesse riscontrato dall’App SC(HI)ACCIA, con oltre 4.500 download registrati, il Centro per la diagnosi e la cura dei disturbi del comportamento alimentare della Clinica Palazzolo mette a disposizione delle scuole uno sportello con due psicoterapeute, e con il contributo di Fondazione Cariplo anche le famiglie più svantaggiate potranno beneficiare di un supporto per accedere ai percorsi ambulatoriali per il trattamento delle DCA come anoressia e bulimia non convenzionati con il SSN.

Tale sportello sarà gestito da docenti e dirigenti scolastici degli istituti superiori per individuare casi di disturbi del comportamento alimentare degli alunni. È questo il nuovo progetto del Centro per la diagnosi e la cura dei disturbi del comportamento alimentare (CDCA) della Casa di Cura Palazzolo che, dopo aver lanciato l’App Sc(Hi)acciaDCA, l’applicazione pensata per sensibilizzare e prevenire i disturbi alimentari, fa ora un ulteriore passo avanti per diagnosticare questo genere di patologia.

Le persone che soffrono di disturbi alimentari sono sempre più numerose e nella maggior parte dei casi sono giovani. I disturbi, infatti, tendono a comparire in età adolescenziale ed è per questo che un intervento tempestivo e proattivo da parte dei docenti può essere fondamentale. Solo una piccola parte di chi soffre di DCA, infatti, si rivolge a un centro di cura specializzato o a una struttura ospedaliera. Per questo il CDCA ha deciso di mettere a disposizione degli educatori degli istituti scolastici superiori, direttamente presso il Centro, uno sportello in cui potranno confrontarsi gratuitamente con due psicoterapeute per capire come meglio intervenire in classe e fuori per supportare studenti potenzialmente a rischio DCA.

Come funziona la richiesta di intervento

L’intervento potrà essere concordato con il CDCA telefonando allo 035389206 e sarà disponibile sino a fine maggio 2019 nei giorni di lunedì e di venerdì mattina.

Dal lancio dell’applicazione, nel novembre 2015 al novembre 2018, sono state prese in carico 490 persone alle quali il CDCA ha proposto un percorso con i professionisti (psicoterapeuti e dietiste) in ambulatorio. In particolare, a 106 persone (il 22% dei pazienti) è stato proposto il percorso riabilitativo intensivo in ricovero. Nello stesso tempo il CDCA supporta le famiglie attraverso percorsi di gruppo e terapie famigliari.

Ma non è tutto: dato che il CDCA si occupa in prevalenza di percorsi ambulatoriali che non risultano convenzionati dal SSN (il 78% di tutti i pazienti), ha previsto un supporto nei confronti delle persone economicamente svantaggiate, le cui famiglie non riescono a sostenere pienamente il percorso di cura. Il tutto, dando la possibilità al paziente, anche grazie alla stretta collaborazione con il consorzio Solco Città Aperta, di prevedere anche un tutoring a domicilio per un periodo di tre o quattro mesi, in accordo con le famiglie e in loro supporto. Contro i DCA, infatti, è fondamentale giocare in squadra: lo sportello, l’App e gli incontri che il CDCA ha già portato in 10 istituti superiori e 45 classi coinvolgendo 1.125 studenti, sono alleati importantissimi su cui contare.

«Quando entrai al centro di cura di Bergamo avevo quindici anni appena compiuti. Non sono entrata per mio volere, ma per volere dei miei genitori. Lì è iniziata la mia scalata verso la felicità. Ero malata così gravemente da essere convinta di non essere malata. Ma grazie al supporto del Centro sono rinata. E oggi, quando posso, aiuto chi soffre dei miei stessi disturbi a trovare la strada per uscirne. L’ho fatto anche questa estate, consigliando a una ragazza di scaricare l’app: uno strumento bellissimo che può aiutare centinaia di persone, come me, a tornare a sentirsi padrone del proprio corpo, ricominciando a vivere» – racconta una ragazza seguita dal CDCA per anoressia.

La forza dell’App SC(HI)ACCIA

L’App è stata scaricata già 4.597 volte con un totale di 1.391 utenti registrati. Ben 3.503 sono stati i “diari” compilati e 1.842 i messaggi inviati in chat che hanno avuto risposta entro le 24 ore. Sono diversi, infatti, gli strumenti messi a disposizione dall’app: i test, il Diario personale da utilizzare in forma privata e la chat. Varie strade che consentono a chiunque ne abbia bisogno di chiedere aiuto. Perché la fase più difficile per chi soffre di un DCA è proprio riconoscere la malattia e ammetterne la presenza. Un percorso che spesso avviene solo grazie all’intervento di genitori, amici o insegnanti: persone esterne, ma vicine, che spingono il paziente a fare i conti con la realtà e lo accompagnano verso il percorso di cura presso il CDCA. Questo è quanto emerge dai racconti delle tante persone assistite, per lo più ragazze.

Accedere ai servizi dall’app è estremamente semplice, ma è fondamentale poter unire le forze per indirizzare chi più ne ha bisogno verso questa modalità di presa in carico e gestione del disturbo. Su Sc(Hi)acciaDCA gli esperti saranno sempre disponibili per chiarire dubbi alimentari e fornire informazioni (sull’accesso al servizio, sui diversi servizi e percorsi disponibili), garantendo sostegno e orientamento rispetto a problemi di tipo alimentare, legati alla sfera corporea, al ritiro sociale e al peso. Per usufruire di questi servizi bastano un nick name e una e-mail per la conferma della registrazione, senza necessità di fornire ulteriori informazioni, come provenienza o età, così da garantire il massimo livello di privacy e tutela dei propri dati personali. E oltre all’app, sono disponibili anche il sito web www.schiacciadca.it e la pagina Facebook @dcaistpalazzolo.

Sc(Hi)acciaDCA per le scuole:

Il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare della Casa di Cura B. Palazzolo di Bergamo sta promuovendo l’App Sc(Hi)accia DCA negli istituti scolastici della provincia al fine di sensibilizzare e prevenire i disturbi alimentari tra i più giovani. Al progetto hanno già aderito 10 istituti superiori e 45 classi per 1.125 studenti. L’App è stata presentata direttamente nelle scuole e a seguito di tali presentazioni, si è registrato un significativo incremento dei download. Grazie all’intervento di un finanziamento della Fondazione CARIPLO, le scuole potranno usufruire anche per il prossimo anno scolastico di una presentazione della APP mirata ad alcuni studenti (1 h per gruppi di due classi) e, novità di quest’anno, di una consulenza ai docenti presso il Centro DCA per approfondire alcune situazioni delicate di studenti potenzialmente a rischio DCA, capendo come meglio intervenire in classe e fuori. Si tratta di un intervento che potrà essere concordato con il CDCA telefonando allo 035389206. Alcune psicoterapeute saranno a disposizioni nei giorni di lunedì e di venerdì mattina per questo sportello che sarà a titolo gratuito.

Ufficio stampa SC(HI)ACCIA DCA
Claudia Rota – cell. 348 5100463
Federica Crippa – cell. 347 3741007
ufficiostampa@schiacciadca.it

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