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L’ASST Papa Giovanni XXIII è stata valutata come una tra le sette migliori strutture ospedaliere italiane nella cura della sclerosi multipla, alla IV edizione del Concorso “Best Practice di Onda” – Osservatorio nazionale sulla salute della donna.

Sono oltre 118.000 gli italiani che soffrono di questa patologia. Le donne colpite sono il doppio rispetto agli uomini.

Bergamo, 12 dicembre 2018 – Assegnati oggi, a Milano, i riconoscimenti alle strutture ospedaliere con i Bollini Rosa, che si sono distinte per i migliori servizi per la presa in carico multidisciplinare della Sclerosi Multipla in tutte le fasi della vita della donna.

Il Papa Giovanni XXIII è tra le sette strutture ospedaliere premiate, grazie al servizio offerto alle pazienti con desiderio di maternità, nel corso della gravidanza e in fase perinatale, assistite da un team di neurologi, ginecologi e psicologi, per una presa in carico multidisciplinare e soprattutto la possibilità di partecipare a gruppi di sostegno psicologico, per permettere alle suddette donne, con desiderio di maternità, in gravidanza o post-partum di rielaborare e mettere in condivisione il proprio vissuto e l’esperienza della malattia. E’ questo il valore aggiunto del servizio rivolto alle pazienti del nosocomio bergamasco affette da sclerosi multipla recidivante, remittente o progressiva.

I componenti della Commissione valutatrice  hanno selezionato l’ospedale bergamasco come una delle sette Best Practice italiane nella cura di questa patologia, su un totale di 47 servizi presentati alla IV edizione del Concorso “Best Practice di Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna. Il servizio offerto dal Centro Sclerosi Multipla del Papa Giovanni XXIII sarà ora proposto per la replica in tutti gli Ospedali del circuito “Bollini Rosa” di Onda.

«Il premio dell’Osservatorio Onda riconosce i nostri sforzi per migliorare la qualità del percorso di cura di una malattia che colpisce soprattutto donne in età fertile – ha spiegato Maria Rosa Rottoli (nella foto), direttore della Neurologia e coordinatrice del Centro Sclerosi Multipla -. Non è sufficiente informare le pazienti sulla possibilità di concepire nonostante la malattia, o rassicurarle sul rischio relativamente al buon esito della gravidanza. Il supporto degli psicologi e il confronto con altre madri, che stanno vivendo o hanno vissuto un’esperienza simile – ha proseguito Rottoli – permettono di affrontare i sensi di colpa e di inadeguatezza di queste pazienti. Sono certo sentimenti comuni a tutte le neo-mamme, ma il loro peso incide molto sulle condizioni psico-fisiche delle pazienti affette da Sclerosi Multipla e di conseguenza sull’andamento del percorso di cura».

Da sinistra: Valeria Barcella, Paola Previtali e Luigia Iamele

A ritirare il premio, nel corso della cerimonia di oggi, alla Sala Pirelli di Regione Lombardia a Milano, sono state la neurologa Valeria Barcella, la psicologa Paola Previtali e Luigia Iamele, responsabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’ASST Papa Giovanni XXIII che, dopo aver ringraziato l’Osservatorio Onda e la Giuria, hanno relazionato ai presenti sui risultati del servizio offerto dal Centro Sclerosi Multipla dell’ospedale bergamasco.

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