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L’assessore Gallera ha incontrato i sindaci del territorio della bergamasca e il locale l’Ats per discutere sui problemi della sanità in Regione Lombardia. E ha detto: «L’atteggiamento dei sindaci in tal senso è stato propositivo e coerente con le necessità del territorio e dei cittadini».

 

 

 

Bergamo,18 luglio 2018 – Ha avuto luogo oggi pomeriggio presso la sede di via Gallicciolli di Ats Bergamo la confenza stampa dell’Assessore al welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, che ha voluto incontrare e informare la stampa in merito a quanto emerso dall’incontro avuto con i sindaci del territorio della bergamasca e l’Ats stessa.

«Il percorso che stiamo facendo con la riforma – sottolinea Gallera – ha l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti cronici attraverso la giusta vocazione di eccellenza sanitaria specifica sul territorio e prestigioso percorso nello scenario in un Paese che era abituato dove succedeva di tutto. Oggi le cose sono cambiate con la nuova tecnologia per ogni patologie sarà garantito precisione nella diagnidi e nel trattamento, ovvero si trova una risposta con farmaci più specifici e sopratutto si danno risposte esaustive ai pazienti. E’ positivo essere maggiormente coinvolti all’integrazione tra sanità e sociale che rende più facile allargare il perimetro dei bisogni sociali specialmente nei malati cronici e per la gestione del territorio che sarà più facile. Bisogna quindi costruire un percorso ospedale e territorio che copra i bisogni dei pazienti cronici stessi.

C’e’ un’altra opportunità dei consultori privati – prosegue Gallera – servizio riscontrato sul territorio e che abbiamo messo a sistema dando una risposta ai bisogni della gente. Non vogliamo chiudere nessun ospedale in Lombardia. E garantire le specialità sanitarie rientra nella nostra vocazione. Abbiamo investito un milione di euro anche con nuove assunzioni di personale sanitario. Alcuni ospedali del territorio hanno denunciato evidenti deficit strutturali delle quali cerchiamo di farci carico e dare delle risposte. La Sanità sta attraversando un momento di particolare sofferenza per la carenza di medici d’urgenza come ginecologi, anestesisti, pediatri ecc., oltre al fatto che c’è bisogno crescente di risorse finanziarie per migliorare i servizi assumendo nuovo personale. Quindi siamo nelle condizione di non potere impiegare nuove risorse, perchè inesistenti, e spendere solamente quelle residue ed esigue che avevamo in precedenza. Il costo per il personale negli ospedali nel 2020 subirà un ulteriore taglio dell’1 % . Un altro problema è rappresentato nella gestione dei posti letto. E da anni che cerchiamo risorse a livello regionale per problema di carenza di personale; qualche anno fa era più facile recuperarlo mentre oggi non solo mancano le risorse, ma chi partecipa ai concorsi deve possedere determinate caratteristiche. Sappiamo poi che la scelta dei cittadini di vivere in montagna comporta bisogni e servizi uguali a quelli offerti in città, come quello di partorire nel più vicino presidio ospedaliero dopo nasce il territorio, e anche per le vaccinazioni. La situazione oramai è degenerata, e avere le risorse significa impiegare più personale e garantire più servizi. L’atteggiamento dei sindaci in tal senso è stato propositivo e coerente con le necessità del territorio e dei cittadini. A fine luglio avro’ un incontro con sindaci del territorio e assessori regionali – conclude l’assessore – per discutere insieme e cercare di dare una risposta ai bisogni della comunità, provando a costruire insieme una sanità migliore».

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