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La GdF con l’operazione “Ffside C Unterfeiting” porta a termine 70 interventi e il sequestro di quasi mezzo milione di prodotti sportivi falsi, e verbalizza 80 commercianti: questi sono i numeri del “campionato” della contraffazione.

 

 

Roma, 29 maggio 2018 – Con la fine del campionato di calcio 2017/’18, assieme all’assegnazione del titolo di “Campione d’Italia” e la definizione delle promozioni e retrocessioni tra Serie A e Serie B, si conclude anche l’operazione “Ffside C Unterfeiting”. Il Nucleo Speciale Tutela Proprietà Intellettuale della Guardia di Finanza ha avviato lo scorso settembre un piano d’interventi a livello nazionale per richiamare l’attenzione investigativa, operativa e dell’opinione pubblica, sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale nel settore del merchandising sportivo e sulle possibili conseguenze derivanti dalla commercializzazione di prodotti contraffatti e non sicuri. Bilancio: 70 interventi portati a termine, quasi mezzo milione di prodotti sequestrati, oltre 80 soggetti verbalizzati, sono i numeri del “campionato della contraffazione”.

La fantasia dei falsari ha spaziato dalle magliette, alle sciarpe, alle spille, passando per cappellini e guanti, giocattoli, prodotti per l’igiene, continuando attraverso cover per smartphone e gadgettistica di ogni tipo. La riproduzione non autorizzata di loghi e stemmi, regolarmente registrati presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) o presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) dalle squadre di calcio, si è confermato un business illecito particolarmente ricercato e remunerativo.

Le indagini, spesso meticolose e approfondite, hanno portato anche alla ricostruzione della filiera di produzione e alla individuazione delle “industrie del falso”.

I militari della Compagnia di Scafati hanno individuato un capannone industriale al cui interno era stato creato un vero e proprio laboratorio di confezionamento di capi di abbigliamento – e non solo – contraffatti, sequestrando le macchine da cucire e gli impianti di serigrafia necessari per la stampa delle magliette, oltre a numerosi cliché.

Particolare, poi, l’intervento concluso dai finanzieri del Gruppo di Aversa che hanno scoperto un opificio al cui interno venivano ri-etichettate delle normalissime bottiglie di shampoo con colori e segni distintivi della Società Sportiva Calcio Napoli, per dagli un particolare appeal commerciale. Ancora, le fiamme gialle del II Gruppo di Genova, nel porto, hanno individuato un container proveniente dalla Cina con circa 90.000 prodotti di vario genere recanti simboli della Juventus.

Di particolare interesse, infine, con riferimento alle modalità esecutive, è stata l’attività posta in essere dalla Compagnia di Martina Franca che, dalla costante attività di monitoraggio del web, ha rilevato la presenza di alcuni annunci pubblicati sui social network in cui veniva promosso un concorso a premi legato al pronostico dei risultati delle partite di calcio; i vincitori potevano acquistare, a prezzi irrisori, magliette autografate dai calciatori. Dopo una minuziosa attività di intelligence, è stato identificato un soggetto che, celandosi dietro un nome di fantasia, vendeva le magliette di calcio contraffatte.

Va, infine, ricordato il più recente e importante intervento condotto dal Gruppo di Torino, in occasione dei festeggiamenti per la vittoria dell’ultimo scudetto della Juventus, che ha portato all’individuazione di due aziende italiane dedite alla produzione di varie tipologie di beni contraffatti: magliette, calamite, cover per smartphone, cuscini, ecc. e al sequestro di oltre 70.000 pezzi. Con l’operazione “Ffside C Unterfeiting” la GdF ha voluto puntare il riflettore sul mondo della contraffazione e dimostrare come la sinergia tra Istituzioni, Aziende e Associazioni di categoria permette di mettere in campo azioni incisive di prevenzione, sensibilizzazione e contrasto al fenomeno della contraffazione.

Il momento di maggiore impatto si è avuto con la “giornata della legalità”, organizzata dal Corpo agli inizi del mese corrente, con la collaborazione dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico, della Lega Nazionale Professionisti di Serie A e della Lega Nazionale Professionisti B, allorquando, è stato lanciato su tutti i campi di calcio l’hashtag #Loriginalevince per richiamare l’attenzione sugli effetti della contraffazione.

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