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Gori: “Negli ultimi 4 anni abbiamo lavorato per intercettare flussi turistici crescenti ( × 40% di visitatori negli ultimi 3 anni) e soprattutto per governare i processi di cambiamento sulla nostra città “

 

Bergamo, 17 aprile 2018 – Dal prossimo 1 giugno l’imposta di soggiorno diventerà digitale per chi visit la città tramite piattaforma. Il Comune e Airbnb hanno infatti sottoscritto l’accordo per rendere automatiche la riscossione e il versamento dell’imposta per i turisti che alloggeranno nel Capoluogo Bergamasco. L’annuncio è stato dato oggi a Villa Frora dal sindaco Giorgio Gori e dall’amministratore delegato di Visit Betgamo Christophe Sanchez insieme ad Alessandro Tommasi, Public Policy Manager di Airbnb.
Il capoluogo,orobico si unisce così a Milano, altra città della Lombardia ad avere di recente sottoscritto analogo accordo a beneficio di un home sharing responsabile.
Come funziona
Sono oltre 340 le amministrazioni nel mondo in cui Airbnb gestisce in maniera semplificata il versamento delle imposte e dove ha già contribuito a raccogliere qualcosa come 510 milioni di dollari. A partie dal 1 giugno , sarà Airbnb a riscuotere, già al momento della prenotazione, l’imposta di soggiorno dovuta dagli host e a versarla al Comune , con cadenza trimestrale . L’imposta di soggiorno è quantificata nella misura del 5 % sul costo del pernottamento, al netto di IVA e di eventuali servizi aggiuntivi con il limite massimo di 4 euro a persona per pernottamento.
Airbnb Bergamo
Oggi sono circa 780 gli annunci di Airbnb a Bergamo (+ 36 % rispetto all’anno scorso) , in cui sono stati 31.300 i turisti che hanno soggiornato in città (+ 52% rispetto all’anno precedente) per una durata media del soggiorno di 2,5 notti. Nell’ultimo anno , l’host tipico Bergamasco ha condiviso la propria cara per 34 notti, per u ricavo di circa 3.400 euro.

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