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Il luna-park e la stazione di Treviglio diventati luoghi di continue risse tra giovani stranieri e spaccio di sostanze stupefacenti

Bergamo 16 febbraio 2018. La Polizia di Stato di Treviglio, dopo la rissa accaduta lo scorso sabato tra due gruppi di giovani al locale luna-Park, adiacente alla stazione centrale, poi dileguati sul treno dove si sono resi responsabili di un’altra bravata (hanno tirato il freno d’emergenza causando la soppressione della corsa), ha intensificato i controlli, in modo coordinato, con le altre Forze dell’Ordine presenti sul territorio.

A seguito di tale episodio, gli agenti della volante afferente al locale commissariato, mercoledì pomeriggio, intervenivano nel suddetto luna-park identificando alcuni giovani stranieri che disturbavano il normale svolgimento delle giostre.

Tra i fermati, i poliziotti identificavano anche un 20nne rumeno residente a Vignate che, insieme agli altri, veniva fatto allontanare dal parco di divertimento.

Successivamente, il giovane rumeno, dopo essersi rifornito di droga in zona, veniva fermato all’interno della stazione centrale dalla Polizia Ferroviaria, e trovato in possesso di uno spinello che aveva ancora in mano e di alcuni grammi di sostanza stupefacente in tasca.

Per evitare il sequestro dello droga, il rumeno aggrediva i due poliziotti con calci e pugni al viso, minacciandoli di sgozzarli, facendo il gesto di tagliare loro la gola se non lo avessero rilasciato, colpendo e spaccando tutto quanto trovava a tiro.

Sul posto giungeva immediatamente gli uomini di un’altra volante dal Commissariato, in aiuto dei colleghi, che, assieme, riuscivano ad avere la meglio sul giovane fermato, bloccandolo e mettendogli le manette ai polsi. Nonostante ciò, il rumeno, furibondo, continuava a dimenarsi scalciando e mordendo anche il dito di un agente.

Terminata la furia, il rumeno veniva dichiarato in arresto e ristretto nella cella di sicurezza del Commissariato a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il giudizio direttissimo del giorno successivo per i reati di violenza, resistenza, minaccia e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Gli agenti intervenuti infatti riportavano lesioni guaribili in alcuni giorni.

Durante il processo del giorno successivo, al giovane veniva convalidato l’arresto e, quindi, veniva tradotto presso il carcere di via Gleno in attesa della prossima udienza rinviata al 26 febbraio.

Dalle successive verifiche emergeva che l’arrestato risultava già conosciuto alle forze dell’ordine per reati similari e veniva avviata anche la procedura, presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Bergamo, per la sua espulsione al termine della detenzione in carcere.

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