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Intervento di Matteo Rossi all’incontro di questo pomeriggio, tenutosi al Mutuo Soccorso di via Zambonate, a cui hanno partecipato i vertici locali del PD e i rappresentanti del mondo dell’impresa e quello scolastico

 

 

Bergamo, 19 gennaio 2018

Questo pomeriggio presso il Mutuo soccorso, ha avuto luogo un incontro a cui hanno partecipato il sindaco Giorgio Gori; l’on. Simona Malpezzi, responsabile scuola del Pd nazionale; l’on. Elena Carnevali, deputata del Partito Democratico; il presidente della Provincia Matteo Rossi e i rappresentanti del mondo dell’impresa e del mondo scolastico. Nel corso dell’incontro si è discusso di formazione e lavoro, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal tavolo tematico del Pd, sottolineando le proposte per “#faremeglio in Regione”.
Matteo Rossi, candidato al Consiglio regionale della Lombardia, nel suo intervento ha detto:

«Il muro tra scuola e lavoro dev’essere definitivamente abbattuto, e abbiamo bisogno di un grande investimento regionale sul rapporto scuola/lavoro i cui obiettivi di fondo sono chiari: lotta alla dispersione scolastica; presa in carico dei giovani neet; uno sviluppo dell’impresa sempre più basato sulla formazione e la conoscenza.

Il lavoro di questi anni che abbiamo svolto in Provincia – ha proseguito Rossi – dimostra che conosciamo bene questi temi e ci abbiamo lavorato: rilancio dell’Azienda bergamasca della formazione, la fiera dei mestieri, il tavolo della formazione professionale, il primo accordo nazionale sull’apprendistato 43 per il sistema duale siglato con le parti sociali nel luglio del 2016, lo sviluppo degli Istituti tecnici superiori che ci ha portato ad essere il primo territorio italiano per numero di Its.

In questo percorso abbiamo riconosciuto fino in fondo il valore dell’impresa come soggetto formativo, un passaggio culturale che trova nella realtà bergamasca un’esperienza che può diventare modello nazionale».

Il Presidente Rossi ha poi continuato il suo intervento mettendo in risalto nuovi obiettivi, su scala regionale, che intende raggiungere attraverso le seguenti 4 proposte:

  1. La prima riguarda il rapporto tra formazione e territorio: organizzare l’istruzione e la formazione professionale secondo Reti Formative di Filiera, fondate sulla vocazione produttiva dei territori; lavorare per aprire e moltiplicare la rete degli Istituti tecnici superiori, pensati e gestiti con le imprese, sul modello tedesco; battersi a fianco delle università locali per la loro autonomia e competitività a livello internazionale, anche attraverso un maggiore investimento della Regione nella ricerca.
  2. La seconda è favorire ancor di più strumenti come l’apprendistato, perché proprio l’apprendistato è il pilastro portante di un sistema che integra istruzione e lavoro, ed è un vero contratto, con i contributi previdenziali di oggi che vogliono dire la pensione di domani. L’apprendistato, insieme al progetto Garanzia Giovani che va fortemente rifinanziato, è il cuore della presente proposta.
  3. La terza riguarda i tirocini, che oggi rappresentano lo sbocco di quasi la metà degli inserimenti dei programmi di Regione Lombardia. Bisogna combattere concretamente contro gli abusi dei finti stage. Oggi si vedono offerte di tirocinio per posti di commessi o banconisti in negozio: questi sono lavori, non stage, pagati 400 o 500 euro al mese senza contributi. Questo è inaccettabile. I tirocini devono servire per completare un percorso formativo, non come alternativa a basso costo rispetto al lavoro dipendente o all’apprendistato.
  4. La quarta rappresenta una grande attenzione per i dipendenti del mondo della formazione: è stato fatto in Abf (Azienda Bergamasca Formazione) stabilizzando 130 lavoratori, e bisogna continuare a farlo migliorando il trattamento economico e di welfare di chi lavora in questo settore.

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