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Non si fermano le azioni vandaliche, a opera di ignoti, dentro la locale stazione ferroviaria, contro le vetrate degli ascensori interni e quelle esterne che fungono da parete divisoria con l’accesso alla struttura.

Bergamo, 1 novembre 2017

Nel mese di febbraio scorso avevamo denunciato quanto era accaduto nella stazione di Bergamo, recandoci direttamente sul posto e notando le vetrate degli ascensori interni e e quella della parete, in prossimità dell’accesso alla medesima, infrante. Nello seconda decade dello scorso mese di ottobre, i vandali sono entrati nuovamente in azione infrangendo un’altra vetrata, questa volta, quella dell’unico ascensore che ancora non era stato colpito.

Questa mattina, trovandoci di passaggio dalla stazione in parola, ci siamo accorti che ancora un’altra vetrata, del secondo ascensore interno, è stata colpita e infranta, dal lato opposto a quello rotto qualche settimana fa, molto probabilmente, con un colpo contundente sferrato con un arnese metallico a punta.

Per saperne di più ci siamo recati, come la volta scorsa, presso la sede della Polfer, ma non abbiamo trovato nessuno. Successivamente, abbiamo appreso da un addetto ai vicini servizi igienici, che gli agenti avevano finito il turno odierno e tornavano la sera per fare quello notturno.

Entriamo nella sala grande e incontriamo un addetto alla biglietteria al quale abbiamo chiesto:

Lei è a conoscenza se i locali interni della stazione sono monitorati da impianto con telecamere a circuito chiuso?

« ha risposto . Esiste un impianto con telecamere attraverso cui si può controllare ciò che succede all’interno della stazione».

Quindi si è visto l’individuo che ha infranto le vetrate?

«Credo proprio di sì ‒ ha aggiunto il ferroviere ‒ e credo che quanto è accaduto sia attualmente oggetto di indagine della polizia».

La maggior parte della persone a cui abbiamo chiesto chi fossero, secondo loro, gli autori degli atti vandalici, pensano che sia opera di immigrati extracomunitari, molti dei quali clandestini, che tempo fa dormivano all’interno della stazione e poi sono stati cacciati via.

Abbiamo poi chiesto ad alcuni addetti alle pulizie dei vagoni:

Secondo voi chi può essere l’autore di questi atti vandalici contro le vetrate della stazione?

«Qui in stazione, prima che la polfer facesse il turno di notte, noi eravamo sottoposti a rischi continui ‒ ha ammesso uno di loro ‒ da parte di immigrati e di zingari rumeni, che di notte occupavano i vagoni del treno per dormire. Infatti, circa quattro mesi fa, ho invitato un tizio, che si era accampato nel WC, a uscire perché dovevo fare le pulizie. Senza alcuna esitazione l’individuo ‒ ha proseguito l’uomo ‒ che dall’accento sembrava essere uno zingaro rumeno, ha tirato fuori un coltello puntandomelo alla gola, costringendomi così ad andare via. Da quando c’è la Polizia di notte tutto ciò non accade più».

C’è ancora gente che la notte dorme all’interno della stazione?

«Sì, soprattutto si accampa con materassi, coperte e sacchi a pelo sul pianerottolo di una casetta chiusa, qui vicino, a un paio di centinaia di metri dalla centrale operativa del movimento. Hanno pure creato un immondezzaio. Vede, il problema non sarebbe solo questo – ha aggiunto il dipendente – questa gente diventa pericolosa perché si ubriaca e, ancora peggio, si droga. La sera, fuori della stazione, accade di tutto: Litigi, spaccio e, soprattutto – conclude l’uomo – un andirivieni di gente locale che acquista dosi di sostanze stupefacenti».

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