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ATS 27 aprile(3).ofoto

27/04/2017

Contrasto alla povertà e ai fenomeni di grave marginalità sociale. Questo è stato il tema della conferenza che ha avuto luogo ieri all’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, nel corso del quale sono stati esposti i progetti realizzati da soggetti del Terzo Settore attraverso i Bandi della Fondazione della Comunità Bergamasca, in collaborazione con il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e l’ATS stessa. Hanno preso parte all’incontro: Carlo Vimercati, Presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus; Mara Azzi, Direttore Generale Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo e Maria Carolina Marchesi, Presidente della Conferenza dei Sindaci.

Ha preso la parola Mara Azzi tracciando un quadro generale sugli interventi che sono stati realizzati e che hanno riguardato:

– la grave marginalità, con interventi a favore di soggetti in povertà estrema, senza dimora, detenuti e vittime della tratta (progetti gestiti da Caritas, Nuovo Albergo Popolare, Associazione Carcere e Territorio, …); 

la progettualità nelle aree minori e famiglia, anziani, fragilità, sviluppate nei 14 Ambiti Territoriali in attuazione dei Piani di Zona.

Mara Azzi

«Gli obiettivi che si propone di raggiungere l’ATS di Bergamo – ha spiegato Mara Azzi, Direttore Generale della medesima Agenzia – riguardano innanzitutto gli esiti delle progettualita’ sociali attuati con i bandi della Fondazione della Comunità bergamasca in collaborazione con il Consiglio di rappresentanza dei Sindaci. Una progettualita’ sviluppata in un triennio che si pone obiettivi ambiziosi: contrasto alla marginalità sociale e innovazione sociale. Per raggiungere tali obiettivi ambiziosi – ha proseguito – occorre una buona organizzazione costituita dalla Fondazione Comunità bergamasca, dal Consiglio Rappresentanza dei Sindaci e ATS; la distinzione dei ruoli di governance da quelli di gestione; l’impiego di risorse pubbliche e private; l’utilizzo dello strumento dei bandi e, infine, l’obbligo dei progettisti di lavorare in rete».

Risorse:

Per il raggiungimento di tali obiettivi, sono stati messi a disposizione nell’ultimo triennio dalla Fondazione Comunità bergamasca circa 2 milioni e mezzo di euro, così dipartiti:

900.000 per il finanziamento dei progetti nell’area della marginalità sociale;

1.500.000 per il finanziamento dei progetti di innovazione sociale.

I primi esiti, a distanza di tre anni, hanno dato risultati incoraggianti: e’ stato garantito un minimo di sistemazione e protezione sociale per molte persone emarginate, purtroppo ancora non per tutti. Trattasi di più di 200 progetti individuali per ogni anno su circa 1000 persone, accolte nei servizi di prima accoglienza con un risultato di autonomia di queste ultime che ha riguardato più di 50 di esse, e con un costo medio di accompagnamento della singola progettualità di circa 3000 euro.

Anche l’Associazione Diakonia Onlus Caritas, afferente alla Diocesi di Bergamo, in partnership con l’Associazione Micaela e L’Associazione Melarancia ha dato il suo importante contributo al succitato progetto:

  • accogliendo presso il dormitorio Galgario 811 uomini senza fissa dimora;
  • garantendo accoglienza abitativa in appartamento a 8 persone e 2 nuclei familiari con vissuti di grave emarginazione sociale;
  • affiancando, attraverso il sostegno domiciliare, 2 persone e tre famiglie in abitazione;
  • promuovendo progetti di inclusione sociale per 90 persone in condizione di marginalità sociale attraverso la messa a disposizione di 63 posti letto presso la Casa di Accoglienza Amadei.

«A tutt’oggi abbiamo la sicurezza che almeno 12 dei progetti in atto faranno sicuramente parte integrante della prossima programmazione sociale zonale», conclude Mara Azzi.

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