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Per arginare il fenomeno del “Daspo urbano” e rendere più sicure alcune zone della città a rischio.

Bergamo, 5/04/2017

Il “Decreto Minniti”, approvato dal Consiglio dei Ministri è composto da 18 articoli e prevede misure restrittive per il cosiddetto “daspo urbano”, ossia interventi contro i “vandali” che deturpano l’arredo urbano e/o zone di pregio delle città, vietando loro di bazzicare in tali luoghi per un periodo di 12 mesi (con sanzione da 300 a 900 euro).

Tali Decreto fornisce ai Sindaci e ai Comuni maggiori strumenti per il controllo del territorio per una migliore sinergia con Questura e Prefettura ed Enti preposti alla tutela dell’ordine pubblico sul territorio. Palazzo Frizzoni recependo il decreto ha aggiornato e modificato, senza indugio, il Regolamento di Polizia Urbana.

Bergamo è una delle prime città italiane ad adeguare i propri strumenti alle novità di tale Decreto stipulando patti con la locale prefettura per la sicurezza urbana che riguardano le zone cittadine più colpite dal degrado, lo smercio di prodotti contraffatti, l’abusivismo compreso quello di occupazione degli alloggi, nonché “l’accattonaggio invasivo” quando diventa un fattore di rischio per la sicurezza pubblica.

Le zone di riferimento per le quali Palazzo Frizzoni ha già messo in atto adeguate misure di prevenzione per la salvaguardia e la tutela delle medesime, sono: Bergamo Alta e le sue Mura Venete, l’area su cui insistono Accademia Carrara e GAMeC, il Centro Piacentiniano, i parchi pubblici e i giardini comunali.

«Quella che emerge dal decreto – ha spiega Sergio Gandi, vicesindaco del Comune di Bergamo – è un’idea molto evoluta del concetto di sicurezza urbana, una nozione che si incardina su iniziative di riqualificazione urbana, di inclusione sociale e prevenzione della criminalità, tre concetti nei quali mi ritrovo perfettamente e sui quali l’Amministrazione di Bergamo sta lavorando con impegno. Gli strumenti che oggi il Decreto Minniti ci mette a disposizione – ha proseguito Gandi – non saranno risolutivi, ma rappresentano comunque elementi deterrenti per situazioni di degrado nelle nostre città, una possibilità in più per essere più efficaci sul territorio. Ma soprattutto – ha concluso il vicesindaco – ci consentono un’attività ancora più coordinata con chi davvero tutela l’Ordine pubblico nelle nostre città, ovvero Questura e Prefettura.»

Nel suddetto regolamento di Polizia Urbana sono state introdotte alcune modifiche che prevedono nuove misure per il contrasto del fenomeno dei parcheggiatori abusivi, installando nuovi parcometri nei quali si dovrà inserire il numero di targa dell’auto in sosta per previene la compravendita di ticket già parzialmente utilizzati.

Tali modifiche al regolamento saranno discusse in Commissione nei prossimi giorni e successivamente passeranno al vaglio del Consiglio Comunale.

Il vicesindaco Gandi spiega le novità per il Comune di Bergamo

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