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Stanziati 169.000 euro dal Ministero per il sistema di telecontrollo, utilizzato dalla Polizia Locale per leggere le targhe degli automezzi e compararle con la banca dati delle targhe segnalate per furto o ricercate dalle  altre Forze  dell’ordine.

Gandi: «Avanti con il telecontrollo: ora che il Ministero ci ha riconosciuto una quota di finanziamento, proseguiamo con questo importante progetto anche con maggiore determinazione».

Bergamo, 14 novembre 2018 – E’ recente la notizia secondo cui il Ministero dell’Interno ha stanziato al capoluogo orobico la somma di 169.000 euro per finanziare il nuovo sistema riconoscimento targhe che l’Amministrazione sta attualmente progettando e che installerà su 10 direttrici di traffico principali in entrata e uscita dalla città.

Il sistema di telecontrollo permetterà alle forze dell’ordine di controllare 250.000 veicoli che transitano ogni giorno sulle strade di Bergamo e del suo hinterland, tramite la  lettura delle targhe degli automezzi e la comparazione di esse, tramite la banca dati, con quelle segnalate per furto o ricercate dalle Forze di Polizia, trasmettendo i dati alle centrali operative di Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza, e fornendo  loro in automatico, in caso di alert attraverso le telecamere, ulteriori immagini del veicolo, in modo da garantire dettagli e informazioni importanti per intercettare l’automezzo.

«Siamo contenti che il Ministero abbia riconosciuto la bontà del nostro progetto – aggiunge il vice sindaco nonché assessore alla sicurezza, Sergio Gandi (nella foto) – con una quota di finanziamento: è la dimostrazione che i nostri uffici hanno lavorato bene, proponendo un’iniziativa che meritava di aggiudicarsi il bando ministeriale».

In chiusura Gandi spiega al consigliere comunale Ribolla (che oggi ha inviato una nota alla stampa sul tema) che «il sistema di videosorveglianza e quello del telecontrollo – prosegue il vice sindaco – sono due cose molto diverse: Ribolla si confonde, forse anche per via dei troppi viaggi tra Bergamo e Roma. Vorrei ringraziare l’ex ministro Minniti, responsabile di aver istruito il bando e aver stanziato il fondo di cui oggi ci aggiudichiamo una parte importante. Il progetto complessivo – conclude – infatti costa oltre 500 mila euro: il Comune di Bergamo metterà quello che manca, ma è ovvio che per noi questa notizia è molto positiva».

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