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Sono stati esposti nella Sala Capriate del Palazzo della Ragione di Città Alta, i Progetti di diploma 2018 dell’Accademia di architettura dell’USI a Mendrisio.

La mostra sarà aperta al pubblico da sabato 27 ottobre a domenica 25 novembre 2018.

 

 

Bergamo, 26 ottobre 2018 –Bergamo caso studio all’Accademia di Mendrisio”, diretta da Mario Botta, una delle scuole d’architettura più prestigiose d’Europa e il Comune orobico hanno presentato, questa mattina al Palazzo della Ragione, la conferenza “Bergamo città e paesaggio”, sui progetti di diploma 2018 della suddetta scuola d’architettura.

Nel primo semestre 2017-2018, tale scuola ha previsto approfondimenti e confronti sui temi urbani più significativi della città di Bergamo, promossi all’interno di corsi di laurea tenuti da importanti architetti/docenti provenienti da tutta Europa ed anticipato da un ciclo di conferenze sui i temi su cui gli studenti si cimenteranno con progetti da presentare nel secondo semestre 2018. Ne sono emersi oltre 130 progetti, che da oggi saranno esposti fino al 25 novembre al Palazzo della Ragione all’interno della mostra “Bergamo, città e Paesaggio”.

Sono 12 i siti e luoghi della città su cui l’Accademia e i suoi studenti hanno concentrato l’attenzione: temi che sono già, in alcuni casi, oggetto di progetti e accordi avviati dall’Amministrazione Comunale, ma che riguardano anche ambiti non ancora oggetto di approfondimento progettuale da parte del Comune. Si va da porta Sud con !a riqualificazione dello scalo ferroviario alla rimessa in funzione dell’area ex Reggiani, e il recupero di quella industriale dismessa e la ricucitura con il quartiere di Redona, dalla riqualificazione delle vie Autostrada e Carducci; dall’implementazione di un nuovo sistema museale per Bergamo Alta alle suggestioni su ipotetiche nuove stazioni della funicolare e della risalita pedonale alla Città Alta; dal restauro e il recupero delle ex Carceri Sant’Agata e del Convento del Carmine, alla ricucitura dell’area di Via Suardi attraverso la riqualificazione delle sue due Caserme; dall’ampliamento dell’area della Biblioteca Tiraboschi alla riqualificazione del quartiere Santa Caterina attraverso i progetti di riuso del Palazzetto dello sport in GAMeC, dei percorsi di attraversamento dei parchi urbani intorno alla Caserma Montelungo trasformata in studentato; infine dal recupero funzionale dell’attuale GAMeC al ridisegno urbano e la realizzazione di un parcheggio sotterraneo tra Largo Belotti e Largo Gavazzeni, inserito in un ridisegno più generale dell’intero sistema piacentiniano oggetto, proprio in questi mesi, di un concorso internazionale.

«Capita di rado che un ente di formazione Università o Accademia – ha commentato Francesco Valesini, assessore alla riqualificazione urbana, edilizia pubblica e privata – decidano di dedicare il proprio anno didattico ad approfondire i temi reali di un’intera città con tutto il suo portato di complessità e contraddizioni. Il fatto che a promuoverlo sia stata I’Accademia di Mendrisio, una delle scuole di architettura più importanti ed illustri d’Europa, ha reso l’occasione ancor più unica e irripetibile per non essere colta dall’Amministrazione comunale, consapevole di come la particolarità del suo programma, svolto da una docenza rappresentata da architetti tra i più riconosciuti a livello internazionale, potesse restituire alla città un ricco portfolio di progetti e riflessioni. La mostra ne presenta un’interessante selezione – prosegue Valesini – su temi di grande come di piccola scala, presentati attraverso I’uso quasi esclusivo di plastici diventati ormai rappresentativi dell’intero modello di insegnamento della Scuola. Le scelte delle diverse aree restituiscono un campionario in questo senso articolato: dalla riqualificazione di aree dismesse a percorsi stradali di accesso alla città, dal recupero e riprogettazione di edifici esistenti, alcuni di particolare rilevanza, al ripensamento di spazi pubblici e strutture di servizi fino a luoghi residuali, che nel loro modo di essere reinventati rappresentano forse i progetti di maggior sorpresa e stimolo nell’immaginare le future trasformazioni. Alcuni di essi si riferiscono ad interventi già in corso o in procinto di iniziare (Ex caserma Montelungo, ex carcere Sant’Agata, Stadio, ecc.), ma che per importanza e dimensione non potevano non essere inseriti all’interno di un lavoro accademico di questo tipo; altri, al contrario, rappresentano una novità quanto mai auspicabile, offrendo spunti interessanti anche per i prossimi passaggi che l’Amministrazione dovrà affrontare nella revisione dello strumento urbanistico generale. Si anticipano infatti ambiti che potranno essere ripresi nel nuovo Documento di Piano, atto strategico per definizione del Piano di Governo del Territorio, andando ad arricchirlo di nuovi e diversi contenuti e prospettive: dagli assi di ingresso sud ed ovest di via Autostrada e Carducci, alla ricucitura dell’asta di via Suardi, il percorso di collegamento con l’Accademia Carrara,fino ad arrivare alla trasformazione della seconda area dismessa cittadina dell’Ex Reggiani. Un insieme di proposte e suggestioni – conclude l’assessore – che ci consentiranno di prefigurare con maggior consapevolezza e dovizia di particolari una più aggiornata e contemporanea idea di città».

La mostra sarà aperta al pubblico da sabato 27 ottobre a domenica 25 novembre 2018, presso la Sala delle Capriate del palazzo della Ragione di Bergmo Alta. Organizzata dal Comune di Bergamo e dall’Accademia di architettura dell’USl di Mendrisio, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti PPC di Bergamo e curata nell’allestimento dallo studio CN10architetti.

L’inaugurazione sarà oggi pomeriggio, alle ore 17.00 con ingresso libero.

0rario di apertura: Gio-Ven 14.00 – 18.00; Sab-Dom 10.00 – 13,00 / 14.00- 18.00. Ingresso libero.

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