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L’assessore Francesco Valesini fa il punto sul progetto dello Stadio di calcio bergamasco, approvato ieri in sede di Consiglio Comunale.

 

 

 

 

Bergamo, 12 ottobre 2018 – Questa mattina, a Palazzo Frizzoni, si è svolto l’incontro tra Francesco Valesini, assessore alla Riqualificazione Urbana ed Edilizia Pubblica, e la stampa, nel corso del quale ha presentato il piano attuativo per lo Stadio Atleti Azzurri d’Italia, passato ieri, attraverso la fase di approfondimenti, osservazioni ecc., al vaglio della Giunta comunale, e approvato da quest’ultima.

Ecco cosa ha detto Valesini:

«E’ stata approvata dal Consiglio comunale la delibera per l’importante struttura urbanistica sportiva. Al piano attuativo sono state presentate cinque osservazioni sulla variante urbanistica, di cui una attendibile, tre parzialmente, e una non accolta. La prima riguarda la riduzione dell’assetto delle curve, ed è stata rimandata alla fase del progetto definitivo; mentre le altre trattano gli aspetti urbanistici, ma sono di natura irrilevante. Quando sarà pronta la relazione – prosegue l’assessore – si procederà alla sua pubblicazione e l’Atalanta potrà presentare il progetto per costruire. Sono stati tempi lunghi: questa è la quinta volta che il progetto approda in Consiglio comunale, ma adesso abbiamo la grande soddisfazione di aver portato a termine la questione. Il progetto in parola non ha riscontrato grandi criticità. Sulla relazione tecnica relativa ai parcheggi abbiamo annullato la parola ‘perpetua’ ed è stata rimandata alla fase del progetto definitivo, soprattutto perchè tratta la sicurezza delle persone. Bisogna inoltre mettere in sicurezza l’incrocio delle vie Crescenti e Lazzaretti – aggiunge – nel quale il progetto prevede due rotatorie con aiola centrale. E’ stata inoltre presentata una osservazione dagli ingegneri, di carattere generale, su temi viabilistici e destinazione commerciale. Dobbiamo inoltre vedere la questione sulla mobilità della zona insieme ai dirigenti dell’Atalanta per loro esigenze, e lavorare soprattutto sugli spazi delle vie di fuga. Abbiamo una norma di riferimento – conclude – che ci permette di effettuare trasformazioni urbanistiche in qualsiasi momento, ciò ci facilita il compito, soprattutto, nella fase finale, in quanto le cose possono cambiare significativamente».

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